Biciclette senza catena

Quattro proposte, dalla ruota senza mozzo alla bicicletta idraulica, per l'evoluzione della bicicletta.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 31-07-2012]

bici senza catena

Sembra difficile poter migliorare ulteriormente la bicicletta, un mezzo di trasporto che, nei suoi componenti fondamentali, sembra aver ormai raggiunto un'evoluzione pressoché definitiva.

Gli appassionati di questo mezzo di trasporto, tuttavia, sono sempre alla ricerca di nuovi sistemi per renderlo più efficiente o comodo.

Ultimamente diverse soluzioni si stanno affacciando per eliminare la catena e sostituirla con qualche trovata che promette di essere più pratica, efficiente e di non sporcare i pantaloni di grasso od olio.

La prima proposta, battezzata Stringbike, è stata formulata da un gruppo di ingegneri ungheresi, che hanno pensato di soppiantare la catena con un sistema più complesso basato su corde di polietilene ad alta densità e pulegge.

A differenza di catena e ingranaggi, che si trovano su un solo lato della bicicletta, il sistema ungherese è simmetrico: i componenti sono montati infatti da entrambi i lati, permettendo così di risolvere «molti problemi» come spiegano gli inventori.

Su quali siano nel dettaglio questi problemi, gli ingegneri sono un po' reticenti, e affermano che non si notano finché non si prova il sistema simmetrico di loro invenzione: solo la pratica permetterebbe di apprezzarlo.

Tra i vantaggi, oltre alla sparizione della necessità di impiegare lubrificanti, c'è una maggiore durata dei componenti (le catene sarebbero più soggette all'usura) e la possibilità di regolare differentemente i due lati del sistema, permettendo di compensare l'eventuale presenza di una gamba più debole dell'altra.

Dynamic Bicycles propone invece un sistema che si chiama significativamente Chainless, ossia "senza catena".

In luogo del solito sistema di trasmissione, la tecnologia Chainless utilizza un albero motore brevettato che trasmette il movimento dai pedali alla ruota posteriore; tutti gli ingranaggi sono poi nascosti e ospitati in un apposito alloggiamento che fa parte del mozzo della ruota posteriore.

La terza proposta si trova ancora praticamente al livello di concept (per il momento è stato prodotto solo qualche prototipo) e prende il nome di Lunartic bike: sviluppata da Luca Douglas, studente della Loughborough Design School, si basa sull'utilizzo di una ruota posteriore priva di mozzo e una trasmissione a cinghia.

Questo sistema dovrebbe permettere di sfruttare meglio la forza di ogni pedalata, riducendo quindi la fatica necessaria per spostarsi; qualche perplessità resterebbe sulla comodità della seduta, mancando per ora un sistema di sospensioni adeguato.

L'ultima novità è stata pensata da un gruppo di studenti della Western Michigan University: si chiama BroncoBike e ha vinto la Human Assisted Green Energy Vehicle competition.

broncobike team
Il team di studenti che ha sviluppato BroncoBike

Invece della catena, BroncoBike utilizza un sistema idraulico che adopera un fluido per trasmettere il movimento alla ruota; la bici è stata testata in una gara di velocità (su un percorso di 200 metri), in una di efficienza e in una di resistenza (lungo un percorso di circa 17 km), vincendo quest'ultima e guadagnando il punteggio maggiore per affidabilità e sicurezza, realizzazione, design e analisi dei costi.

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