Samsung comanda i tablet con le onde cerebrali

Un pensiero per avviare un'app, un altro per riprodurre la playlist: gli schermi touch sono già il passato.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 08-05-2013]

samsung neural tablet controller

Gli schermi touch hanno ormai perso da tempo il fascino della novità, e anche quei sistemi che permettono di non toccare fisicamente lo schermo (così come i comandi vocali) non riescono a far gridare al miracolo.

Secondo Samsung, la vera rivoluzione ci sarà solo quando riusciremo a comandare i nostri dispositivi con il pensiero e, per dimostrare che non si tratta soltanto di un sogno fantascientifico, l'azienda coreana ha iniziato a lavorare in questo senso in collaborazione con l'Università del Texas.

I primi test si sono svolti facendo indossare a dei partecipanti delle "cuffie" per l'elettroencefalografia, ossia adatte a misurare l'attività elettrica del cervello; grazie a questo strumento Samsung è riuscita a creare uno strumento che permette a chi indossa l'ingombrante apparecchiatura di selezionare un'icona che lampeggia a una frequenza diversa da quella delle altre.

Il sistema è infatti in grado di riconoscere una particolare elettrica e tradurre lo schema così registrato in semplici comandi, con un'accuratezza che va dall'80 al 95 per cento; gli utenti che hanno provato l'invenzione di Samsung sono stati in grado di effettuare una nuova selezione ogni cinque secondi.

Al momento, naturalmente, l'apparecchiatura è scomoda da utilizzare e imprecisa: i principali destinatari delle ricerche sono le persone affette da disabilità in vario grado, che possono così trovare un nuovo sistema per interagire con le apparecchiature e, quindi, con il mondo che le circonda.

L'obiettivo a lungo termine, tuttavia, è creare un dispositivo assolutamente non ingombrante che permetta a tutti di controllare con la mente i vari dispositivi.

Nel frattempo, si spera di riuscire a creare un tablet che gli utenti possono utilizzare (per avviare un'app, eseguire una playlist e via di seguito) tramite una cuffia che indossano costantemente, senza la necessità di "bagnare" gli elettrodi con del gel (come avviene attualmente) e con un setup brevissimo (attualmente possono servire anche 45 minuti). In questo, l'azienda è aiutata dalle ricerche di Roozbeh Jafari della Texas University.

samsung headgear

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