Il malware che ti spia dal microfono del PC

BugDrop registra tutto ciò che viene detto e lo invia a Dropbox.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-02-2017]

microfono malware

I ricercatori di CyberX che l'hanno scoperto l'hanno chiamata Operation BugDrop: il suo scopo è diffondere un malware che attiva a tradimento i microfoni dei PC e registra tutto ciò che l'utente dice.

Il malware arriva nella casella di posta dei bersagli sotto forma di un innocuo documento Word contenente macro.

Quando il documento viene aperto, la macro contenuta viene eseguita e il PC viene infettato. Se l'esecuzione delle macro è impedita, l'utente può ancora essere convinto ad attivarla: il documento contiene infatti un'immagine - costruita per sembrare un avviso di Office - che recita «Attenzione! Il file è stato creato con una versione più recente di Microsoft Office. È necessario abilitare le macro per visualizzare correttamente il contenuto del documento».

Se tutto va come previsto dai creatori del malware, l'infezione avviene: a quel punto il microfono si attiva e inizia a registrare, periodicamente viene scattato uno screenshot dello schermo, e tutto il materiale così generato - insieme a documenti e password - viene inviato a un account di Dropbox, da dove gli ideatori di BugDrop lo recuperano.

«Operation BugDrop è un'operazione ben organizzata che sfrutta un malware sofisticato e sembra essere sostenuta da un'organizzazione dotata di ingenti risorse» spiegano i ricercatori di CyberX.

«In particolare, l'operazione ha bisogno di una notevole infrastruttura di supporto per memorizzare, decrittare e analizzare diversi Gbyte di dati al giorno. Serve anche un vasto gruppo di analisti umani per ordinare manualmente i dati catturati» aggiungono ancora i ricercatori.

È stato calcolato che sia già oltre 70 le organizzazioni prese di mira da BugDrop e che più di 600 Gbyte di dati siano stati sottratti: i bersagli sono reatà site in Ucraina e vanno dalle industrie ai sistemi di gestione delle infrastrutture (elettricità, gas), dai giornali e dalle televisioni agli istituti di ricerca scientifica.

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