Fbi, Cia e Nsa: Non usate gli smartphone di Huawei e Zte

La Cina li usa per spiarvi.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 16-02-2018]

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Ben sei agenzie statunitensi di intelligence si sono unite per fare un'unica raccomandazione: «Non utilizzate i telefoni di Huawei e Zte».

I capi di Fbi, Cia, Nsa e di altri enti del governo federale americano hanno dichiarato davanti a una commissione del Senato Usa che usare i prodotti costruiti dai giganti cinesi è un pericolo per gli utenti. L'articolo continua qui sotto.

Il motivo di tale pericolo? «I rischi che presenta il consentire a qualsiasi azienda o ente legato a un governo straniero che non condivide i nostri valori di guadagnare posizioni di potere all'interno della nostra rete di telecomunicazioni».

Tali aziende potrebbero utilizzare quelle possibilità per «sottrarre informazioni o alterarle con intenti malevoli. Inoltre, ciò fornisce loro l'occasione di condurre attività nascoste di spionaggio».

Non è la prima volta che le agenzie americane di informazione accusano di spionaggio le aziende cinesi e Huawei in particolare, che in passato è stata accusata di «essere di fatto un braccio del governo cinese».

La preoccupazione americana è lecita e anche un po' ironica: al di là del fatto che i capi delle varie agenzie possano anche aver ragione circa le pressioni che il governo cinese è in grado di esercitare sulle aziende connazionali per sfruttarle a fini di spionaggio, insistere con i produttori di software e hardware perché si mettano al soldo dei servizi segreti è in effetti una specialità che le agenzie Usa hanno trasformato quasi in un'arte, ed è soltanto logico dal loro punto di vista ritenere che tutti si comportino allo stesso modo.

Come ormai tutti sanno, poi, la Nsa in particolare è estremamente attiva su questo fronte, e per operarvi con frutto ha da tempo richiesto la collaborazione di giganti americani del calibro di Google e Facebook, i quali peraltro paiono non essersi tirati indietro.

Dal canto proprio Huawei, che lo scorso settembre ha superato Apple diventando il secondo maggior produttore di smartphone al mondo (dopo Samsung), ha risposto di essere «al corrente di tutta una serie di attività condotte dal governo degli Usa apparentemente finalizzate a danneggiare gli affari di Huawei nel mercato americano».

«Huawei» - ha aggiunto il colosso cinese - «gode della fiducia di governi e clienti in 170 Paesi in tutto il mondo, e non costituisce una minaccia alla sicurezza informatica superiore a quella di qualsiasi attore del mercato Ict, dato che condividiamo la stessa filiera e le medesime capacità produttive».

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