Reuters rivela che l'azienda sorvegliava tutti i messaggi in arrivo di ogni account.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-10-2016]
Se pensavate che l'enorme furto di credenziali subito da Yahoo potesse essere la sorpresa peggiore che l'azienda di Sunnyvale potesse tenere in serbo, l'ultima rivelazione fatta da Reuters stabilisce un nuovo primato.
Secondo quanto riporta l'agenzia, che cita informatori interni ai servizi di intelligence USA, l'anno scorso Yahoo avrebbe scritto un software per spiare le email dei propri utenti, a tutto vantaggio della NSA e dell'FBI.
Il software sarebbe la risposta a una direttiva segreta emanata da governo americano, che avrebbe chiesto a Yahoo di vagliare ogni messaggio ricevuto dai suoi utenti alla ricerca di «informazioni».
Di quali informazioni si tratti non è dato sapere: potrebbe trattarsi di specifiche frasi nel testo dell'email o di determinati allegati.
Qualunque siano i dati di cui le autorità statunitensi sono in caccia, è la prima volta che un'azienda viene scoperta a controllare tutte le email in entrata: finora capitava di sentire la notizia di un provider sorpreso a vagliare alcuni dei messaggi conservati sui propri server. Qui invece la sorveglianza è stata portata al livello superiore.
La decisione di obbedire alla direttiva del governo sarebbe stata presa da Marissa Mayer in persona, CEO di Yahoo, e sarebbe anche la causa della partenza di alcuni dirigenti anziani, tra cui Alex Stamos.
Questi era a Chief Information Security Officer dell'azienda: in pratica, si occupava di garantire la sicurezza delle informazioni cui Yahoo aveva accesso. Nel giugno del 2015 se n'è andato, e ora ricopre lo stesso ruolo per Facebook.
Yahoo per ora non ha commentato in modo esteso la vicenda, limitandosi a dichiarare che «Yahoo è un'azienda ligia alle leggi e si conforma alle leggi degli Stati Uniti».
Più loquaci sono stati gli altri big del settore, a partire da Facebook, Google e Apple: tutti hanno dichiarato con decisione di non aver mai ricevuto dal governo americano richieste analoghe a quelle ricevute da Yahoo e che, se dovessero riceverle, immediatamente le contesterebbero in un tribunale.
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