Windows 10 deciderà in autonomia quali file tenere e quali cancellare

Il sistema operativo userà OneDrive per liberare spazio su disco.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-09-2018]

oneDrive

Da qualche tempo in qua, Microsoft sta legando Windows 10 sempre più strettamente a OneDrive, il proprio servizio cloud di archiviazione di file.

Sin dal Fall Creators Update, OneDrive utilizza i file segnaposto che permettono di riprodurre in locale l'intera struttura delle directory remote, mentre i singoli file vengono scaricati e resi disponibili localmente soltanto quando l'utente ne ha bisogno (per esempio cliccandovi sopra due volte per aprirli).

Ciascuno può poi decidere di indicare determinati file affinché siano comunque sempre disponibili offline, oppure preferire che le copie locali vengano rimosse.

Dal prossimo mese parte di queste attività verrà gestita in automatico dal sistema utilizzando la funzione Sensore Memoria (Storage Sense), già presente anch'essa in Windows 10 da tempo.

Sensore Memoria, accessibile dalle Impostazioni, è l'evoluzione della vecchia utilità Pulizia Disco, oggi deprecata: si occupa di svolgere tutte le funzioni di questa ma anche di gestire lo spazio in autonomia, per esempio rimuovendo i file più vecchi presenti nel Cestino e nella cartella Download.

L'integrazione con OneDrive farà sì che sia Sensore Memoria a decidere di quali file tenere una copia in locale e di quali invece conservare soltanto il segnaposto, lasciando il vero contenuto nel cloud: per esempio, i file adoperati da pochi giorni saranno tenuti, mentre quelli più vecchi saranno cancellati.

Il sistema non agirà indiscriminatamente: se avrà spazio sufficiente per operare, lascerà in pace i file. Ma se lo spazio per le normali funzioni inizierà a scarseggiare, allora comincerà l'opera di pulizia (mantenendo naturalmente i segnaposto) fino a che la memoria disponibile non tornerà a dimensioni accettabili, e rispettando comunque le impostazioni inserite manualmente dall'utente.

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