Riconoscimento facciale durante i concerti di Taylor Swift

Per scovare gli stalker.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-12-2018]

taylor swift riconoscimento facciale

Lo scorso maggio, la cantante Taylor Swift ha tenuto un concerto al Rose Bowl, uno stadio in California e tutto si è svolto regolarmente: i fan sono arrivati, lei si è esibita, non ci sono stati incidenti.

Quel che si è scoperto soltanto adesso è che gli addetti alla sicurezza della cantante avevano piazzato una sorta di trappola per scovare gli stalker che da tempo la perseguitano, individuandoli con il riconoscimento facciale.

Hanno infatti preparato un angolo dedicato allo scatto di fotografie e selfie, presidiato da personale addetto alla vendita di braccialetti luminosi e arricchito da uno schermo che mostrava alcuni brani della cantante.

La presenza di tale attrazione ha fatto sì che ogni fan, naturalmente, si fermasse un attimo, almeno per dare un'occhiata al display.

Quel che nessuno sapeva è nascosta nell'infrastruttura c'era una videocamera che inquadrava ogni singolo viso, lo fotografava e inviava i dati così raccolti a un «centro di comando», dove venivano usati per il confronto con un database contenente le informazioni sui molestatori di Taylor Swift noti.

La notizia è stata data da Rolling Stone, che però non ha potuto fornire alcuna indicazione su chi abbia realizzato quella tecnologia.

Il vero problema, naturalmente, è che nessuno sapeva che quel sistema fosse presente: ogni fan è stato filmato a sua insaputa, e ciò non può far piacere.

D'altra parte, sembra che la società di domani dovrà abituarsi a questo genere di controllo (nella speranza che, quantomeno, venga fatto in maniera più trasparente): gli organizzatori dell'Olimpiade di Tokyo 2020 hanno già fatto sapere che NEC fornirà dei sistemi per il riconoscimento facciale da usare durante gli eventi per identificare le minacce conosciute mescolate tra la folla.

Un sistema analogo sta al momento venendo testato negli USA, dove pensano di adoperarlo per seguire passo-passo chiunque si aggiri all'interno e intorno alla Casa Bianca, e anche il Regno Unito ha già iniziato a usare il riconoscimento facciale durante gli eventi sportivi più affollati.

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