Riapre l'aeroporto di Gatwick dopo la chiusura per il drone pirata



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-12-2018]

drone gatwick

Dalle 21.00 di mercoledì 19 dicembre fino alle prime ore del mattino di venerdì 21 dicembre l'aeroporto londinese di Gatwick è rimasto chiuso, costringendo oltre 120.000 passeggeri a restare bloccati a terra (a Gatwick o nei luoghi di partenza) senza sapere se e quando avrebbero potuto riprendere il viaggio.

Colpa della minaccia di un attentato terroristico? Per niente. La BBC spiega che la colpa è tutta di un «atto deliberato di interferenza» da parte di una persona la cui identità, al momento in cui scriviamo, è ancora misteriosa.

Che cosa ha fatto costui per riuscire a far chiudere un intero aeroporto? Ha preso a far volare alcuni droni «di livello industriale» nello spazio aereo di Gatwick, bloccando di fatto la partenza e l'arrivo di ogni velivolo per ragioni di sicurezza.

760 voli sono stati rimandati o diretti verso altre destinazioni, mentre il personale dell'aeroporto richiamava ogni membro dello staff per far fronte all'esercito di passeggeri in cerca di cibo, acqua, e di un posto dove attendere il risolversi della crisi.

Chris Grayling, Segretario dei Trasporti, durante la crisi ha invocato «una sentenza che imponga la massima reclusione» una volta che il responsabile o i responsabili dell'accaduto siano catturati, e anche il primo ministro britannico, Theresa May, è intervenuta sostendo la tesi di Grayling e spiegando che la pena prevista può arrivare sino a 5 anni di carcere.

Il problema è che i droni che volano vicino agli aerei possono venir risucchiati nei motori, con le conseguenze che ci si può immaginare. Né la polizia ha potuto intervenire abbattendo i droni disturbatori, sia perché temeva che un eventuale proiettile vagante potesse colpire qualcuno, sia perché il rottame del drone eventualmente colpito, cadendo, avrebbe potuto ferire delle persone.

Nelle prime ore della mattina del 21, alla fine, il problema si è risolto da sé: il drone è sparito dai cieli e i voli sono ripresi.

Sebbene il pilota del drone sia per ora riuscito a far perdere le proprie tracce, ci sono 20 unità della polizia britannica che gli stanno dando la caccia, assistite anche da personale dell'esercito.

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