I giovani di AN stanno con Urbani

Il ministro Urbani trova una insperata solidarietà nei giovani della Destra di Alleanza Nazionale: il parere di Giorgia Meloni, presidente nazionale del movimento giovanile di Fini.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-09-2004]

Giorgia Meloni

Cosa ne pensano della legge Urbani i giovani impegnati politicamente a destra? Abbiamo provato a chiederlo a Giorgia Meloni, 27 anni, romana, consigliere provinciale a Roma e presidente nazionale di Azione Giovani, il movimento giovanile del partito di Gianfranco Fini, che ringraziamo per aver voluto rispondere, con franchezza, alle domande di Zeus News.

Non si può non registrare una particolare e non obbligata consonanza fra le idee di un'esponente della destra nazionale e sociale come Giorgia Meloni, e un esponente del "centro liberale" (come si autodefinisce l'on. Urbani).

ZN: La Rete italiana, negli ultimi mesi, si è molto mobilitata contro la legge Urbani, approvata dal Parlamento e in attesa di modifiche che non stanno arrivando: di fatto criminalizza la prassi, diffusa a livello di massa fra i giovani italiani, di scaricare musica e video dalla Rete e scambiarseli con il file-sharing per uso personale e non commerciale. Come rappresentante del movimento Azione Giovani, cosa ne pensi? Avete sviluppato una riflessione e delle proposte in merito?

Giorgia Meloni: "Diffondere anche a titolo gratuito un'opera coperta da diritti d'autore è illegale. E' illegale perché danneggia l'autore dell'opera e tutto il mercato collegato alla distribuzione dell'opera stessa".

ZN: Però, per uso personale...

Giorgia Meloni: "Scaricare da Internet è comodo e la tentazione è forte, anche perché i prezzi sono veramente proibitivi, ma di fatto è un'azione scorretta, non molto diversa dal rubare in un supermercato e quindi siamo contrari. Ci rendiamo però conto, e con Azione Giovani è da tempo che lo diciamo, che il prezzo della musica sia troppo alto e che lo Stato deve intervenire per fare in modo che si possa garantire ai nostri giovani di poter comprare dei dischi senza spendere cifre folli: 21 euro per l'ultimo CD di Vasco per me è una cifra folle".

ZN: Cosa c'è di sbagliato nel sistema attuale e cosa bisognerebbe fare per migliorarlo?

Giorgia Meloni: "Abbassare l'Iva sui Cd musicali al 4% (come per i libri) potrebbe essere un primo importante passo; il successivo è certamente il riordino della SIAE, società che influsice non poco sul prezzo finale dell'opera e che oggi percepisce anche delle entrate per ogni CD e DVD vergine venduto, una vera follia. per non parlare (Vitaminic.it docet) dei costi proibitivi che si devono sostenere se si vuole diffondere della musica online".

ZN: Ti sembra che il centrodestra italiano sia indietro o all'altezza nel comprendere le potenzialità comunicative e di crescita della partecipazione che la Rete può offrire ai cittadini e ai militanti di una forza politica?

Giorgia Meloni: "Sinceramente non credo che il centrodestra sia indietro: nel polo come a sinistra c'è chi sfrutta meglio Internet e chi no. Più che altro potremmo convenire che in Italia non si sfrutta Internet per la politica come si fa in altri Paesi, Stati Uniti in primis".

ZN: A prima vista, la Rete italiana sembrerebbe "egemonizzata" dalla sinistra: blog, mailing list, forum che si occupano di politica sono in maggioranza orientati dalla cultura dell'opposizione, ferocemente anti-berlusconiani, vicini o espressione della cultura no-global. E' davvero così?

Giorgia Meloni: "A uno sguardo superficiale parrebbe così. Guardando però più a fondo ci si accorge che in Rete ci sono anche centinaia di forum, blog e siti orientati a destra, molti dei quali veramente di ottimo livello. A questo punto ci sarebbe da domandarsi perchè tra due universi, entrambi presenti in rete con elementi di buona qualità che incontrano il consenso dei navigatori, quello che abbia maggiore visibilità sia quello di sinistra".

ZN: Ammesso che sia vero, qual è secondo te la causa?

Giorgia Meloni: "Subentrano svariati fattori, di cui il più importante è che, quando si parla di notizie che partono dalla Rete e arrivano a giornali e telegiornali, i grandi media trovino più comodo dare eco alle provocazioni e rivendicazioni assurde, figlie dell'anonimato garantito, che certamente nei siti di sinistra non mancano"..

ZN: Qual è la differenza?

Giorgia Meloni: "Noi crediamo nel senso di responsabilità. E' quindi difficile che nel mondo del centrodestra si possano trovare siti che, come Indymedia, permettono a tutti di postare indiscriminatamente qualunque tipo di messaggio, garantendo il più assoluto anonimato".

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Pier Luigi Tolardo