Raccomandate via Office (TM)

Poste Italiane stringe accordi sempre più stretti col monopolista software. Infischiandosene dell'accessibilità.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-07-2005]

Busta virtuale

Secondo i media allineati di settore, si tratta di una mezza rivoluzione: gli utenti Microsoft Office potranno spedire i documenti come lettera raccomandata, utilizzando una feature del loro fidato programma di videoscrittura, con tutte le caratteristiche tipiche di questo servizio. Il pagamento sarà possibile con la carta di credito o con Postepay.

"Poste Italiane," recita la velina ufficiale, "provvederà a confermare data e ora di accettazione, alla stampa, all'imbustamento e alla consegna, con i tempi e le modalità della tradizionale Posta Raccomandata cartacea. La ricevuta della spedizione sarà inviata all'indirizzo di posta elettronica "postemail" che Poste Italiane offre gratuitamente ai clienti".

Grazie all'automazione del processo di spedizione, all'uso limitatissimo di manodopera, ottimizzato dalla strettissima collaborazione col monopolista del software, i fedeli utenti delle Poste e dello zio Bill avranno accesso al servizio a soli 3,50 euro, anzichè i 2,80 richiesti dagli uffici postali per il metodo tradizionale. Un bell'incentivo all'automazione, non c'è che dire...

In realtà non si tratta di rivoluzione, ma nemmeno di novità: il servizio di raccomandata online è attivo, al costo "agevolato" di cui sopra, da tempo. Da tempo è in vigore la discriminazione tra chi usa formati proprietari Microsoft e chi preferisce quelli liberi (tipo quelli utilizzati da OpenOffice). Si legge infatti sul sito: "Il file può essere in formato doc, txt, tif, xls o jpg e avere una dimensione massima di 3 MB".

Come dire: "se volete mandarci un testo brutale, OK. Ma se volete formattarlo, impaginarlo e dargli un aspetto decente, dovete usare Word di Microsoft." Alla faccia dell'accessibilità di quello che una volta era un servizio pubblico.

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