Dove il Gps fallisce, un localizzatore che funziona dentro casa

Non ha bisogno di Wi-Fi né di altri segnali wireless, e ha un margine d'errore di appena l'1%.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-03-2013]

localizzazione al chiuso cambridge consultants

L'idea di riuscire a disporre dei servizi di localizzazione anche all'interno degli edifici - dove il segnale GPS non arriva - sta affascinando parecchi soggetti.

Le varie proposte - come quella di Sony - si appoggiano generalmente a segnali wireless, anche quando non sono i segnali stessi a garantire la localizzazione.

Cambridge Consultants ha ideato un'alternativa - ancora senza nome, ma che ha già assunto la forma di un prototipo - che si basa su alcuni sensori e un algoritmo particolare; grazie a questi strumenti è in grado di stabilire la posizione con un margine d'errore dell'1% rispetto alla distanza percorsa.

Tale tecnologia adopera - afferma Cambridge Consultants - pochissima energia e sensori a basso costo, e il dispositivo realizzato quale prototipo è così piccolo da poter essere agganciato alla cintura; inoltre, non ha bisogno di alcuna infrastruttura esterna.

Gli inventori di questo sistema affermano che i vari sensori già presenti negli smartphone - accelerometro, giroscopio, magnetometro e sensori di pressione - accoppiati all'«algoritmo bayesiano» sviluppato sono adatti a utilizzare questa tecnologia di localizzazione: non è quindi più necessario adoperare segnali wireless di alcuna natura. Il GPS viene adoperato finché non si entra in un edificio; quindi entrano in gioco i sensori e l'algoritmo.

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La piattaforma così realizzata può essere integrata in vari dispositivi - come gli smartphone appunto - o prendere la forma di apparecchi indipendenti; secondo gli inventori, gli utilizzi sono innumerevoli.

«Può aiutare a identificare i vigili del fuoco all'interno di edifici pieni di fumo, o a individuare il dottore più vicino in un ospedale durante un'emergenza» spiega Geoff Smithson, tecnology director alla Cambridge Consultants.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (2)

Non solo occorre di un segnale una-tantum per ricalibrarsi! Ciao
12-3-2013 13:15

L'idea sembra nient'altro che la riproposizione in chiave commerciale di una tecnologia che esiste fin dal tempo dei primi missili balistici: la NAVIGAZIONE INERZIALE. Il problema principale della NI è che per avere una buona precisione per un tempo abbastanza lungo ci vogliono accelerometri e giroscopi precisissimi, roba che potevano... Leggi tutto
11-3-2013 22:08

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