Sony, nuova falla in altro sistema anticopia

Dopo la figuraccia fatta con il sistema anticopia XCP, che infetta volontariamente i computer degli utenti, Sony rimedia un altro sfacelo: MediaMax.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-12-2005]

Slippery when wet

Dopo la figuraccia disastrosa fatta con il sistema anticopia XCP, che infetta volontariamente i computer degli utenti e li rende vulnerabili, Sony rimedia un altro sfacelo. Anche il sistema MediaMax usato per proteggere (si fa per dire) i suoi dischi apre il computer degli utenti ad attacchi informatici, dando a tutti (aggressori esterni compresi) accesso totale al computer.

=====
Promo: Clicca qui per aumentare il tuo credito Skype
=====

La Electronic Frontier Foundation ha pubblicato un rapporto (PDF) che spiega la nuova vulnerabilità. In estrema sintesi, i dischi anticopia contenenti MediaMax installano sui PC Windows del software usando privilegi di accesso sbagliati: invece di essere eseguibile soltanto dall'utente normale, il software è eseguibile da chiunque, anche da comandi provenienti da Internet.

Questo rende inutile la tattica di protezione, molto diffusa nelle aziende, di concedere agli utenti diritti limitati di esecuzione, in modo che non possano installare giochini o altre porcherie trovate in Rete, e permette sia attacchi dall'esterno, sia "attacchi" da parte dell'utente stesso, che può installare e modificare quello che gli pare. Un incubo per gli amministratori dei sistemi informatici.

La EFF chiarisce la cosa con un'ottima analogia:

Immaginate un dipendente al quale vengono date le chiavi del proprio ufficio e della porta d'ingresso all'edificio in cui lavora, ma non le chiavi degli altri uffici o del magazzino. Ci sono molti modi per ottenere un accesso più ampio: scassinare le serrature, sfruttare una serratura dimenticata aperta, o rubare le chiavi del responsabile della sicurezza dell'edificio. Questa vulnerabilità è un ulteriore modo di ottenere maggiore accesso, analoga a lasciare appese fuori dalla porta le chiavi del responsabile della sicurezza. Rubandole, il dipendente può acquisire maggiori privilegi, come per esempio accedere ad ufficio o locali per i quali non è autorizzato.

Lo scenario di attacco descritto dalla EFF è questo: un utente normale (con diritti di accesso giustamente limitati) usa un computer Windows sul quale è stato suonato un CD dotato del sistema anticopia MediaMax. L'utente decide che non gli piacciono le limitazioni imposte dall'amministratore di sistema e decide di fare di testa propria, oppure visita un sito Web o apre un e-mail contenente un virus apposito.

Grazie alla falla Sony bis, l'utente deve semplicemente sostituire il programma mmx.exe installato da MediaMax con un altro programma di suo gradimento, come un giochino o un programma per scaricare film. L'aggressore, invece, può (tramite per esempio una pagina infetta) sostituire mmx.exe con un altro programma ostile, che può per esempio aprire ulteriori falle nel sistema operativo o eseguire funzioni non autorizzate o semplicemente copiare o devastare i dati contenuti nel computer.

La volta successiva che un utente con privilegi di amministratore inserisce nel computer un CD MediaMax, scatta la trappola: al posto di mmx.exe viene eseguito il programma ostile. Questo significa che ogni computer Windows sul quale è stato suonato un disco Sony MediaMax contiene una trappola a tempo, che può scattare anche a distanza di mesi dall'infezione.

Sony ha messo in Rete una prima patch di correzione di questa falla, ma la EFF dice che anche la patch è fallata. Così Sony ha pubblicato una seconda patch, che al momento viene studiata dagli esperti. La raccomandazione della EFF è, almeno per ora, di non installare queste patch.

Sony ha pubblicato un elenco dei dischi infettati da questo sistema anticopia.

A questo punto, la raccomandazione di sicurezza informatica non può che essere una: rifiutate di installare qualsiasi software proposto da CD musicali e non suonate CD anticopia nei vostri computer. Siamo arrivati infatti al paradosso che è più sicura la musica scaricata da Internet che quella confezionata dai discografici.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
 

Paolo Attivissimo

(C) by Paolo Attivissimo - www.attivissimo.net.
Distribuzione libera, purché sia inclusa la presente dicitura.

Commenti all'articolo (1)

{Free Energy}
Iniziativa di resistenza Leggi tutto
20-12-2005 02:09

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
I bambini sempre più spesso entrano in contatto con la tecnologia a una tenera età (per giocare, comunicare e cercare informazioni), anche grazie alla diffusione di smartphone e tablet. Quale dovrebbe essere la maggiore preoccupazione dei genitori?
Potrebbero visionare materiale inappropriato o visitare siti inopportuni.
Potrebbero comunicare con sconosciuti o persone non ritenute affidabili.
Potrebbero essere vittime di cyberbullismo, sui social network o altrove.
Potrebbero spendere denaro online senza che i genitori lo sappiano, anche a causa delle app che richiedono acquisti online durante i giochi.
Potrebbero diffondere dati personali (compresi foto e filmati) senza essere coscienti dei rischi.
Potrebbero incorrere in difficoltà a relazionarsi con amici dal vivo, nascondendosi dietro relazioni disintermediate dal mezzo informatico.

Mostra i risultati (1479 voti)
Aprile 2024
L'algoritmo di ricarica che raddoppia la vita utile delle batterie
Hype e Banca Sella, disservizi a profusione
Falla nei NAS D-Link, ma la patch non arriverà mai
La navigazione in incognito non è in incognito
Le tre stimmate della posta elettronica
Amazon abbandona i negozi coi cassieri a distanza
Marzo 2024
Buone azioni e serrature ridicole
Il piano Merlyn, ovvero la liquidazione di Tim
Falla nelle serrature elettroniche, milioni di stanze d'hotel a rischio
L'antenato di ChatGPT in un foglio Excel
La valle inquietante
La crisi di Tim e la divisione sindacale
La fine del mondo, virtuale
WhatsApp e Messenger aprono agli altri servizi di chat
Permainformatica
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 20 aprile


web metrics