Lo scenario post-elettorale può portare a una fusione tra i due colossi. Ma sarebbe solo la fusione di due debolezze.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-02-2008]
Alcuni commentatori ipotizzano per il dopo-elezioni uno scenario in cui i problemi finanziari (tuttora aperti e non poco problematici) di Telecom Italia potrebbero essere risolti da una fusione con Mediaset, auspice un quadro politico, in cui se non un governissimo destra-sinistra, ci dovrebbe essere un clima più disteso tra il proprietario di Mediaset e i suoi avversari.
Per Berlusconi sarebbe un modo per aggirare il problema del conflitto di interessi, poiché Mediaset sarebbe minoritaria nel capitale Telecom, per dare uno sbocco e un futuro nella Tv via cellulare alle sue reti e per evitare che Telecom cada in mani straniere, cosa che non vuole nemmeno il centrosinistra.
Sarebbe la fine della "neutralità della Rete" in Italia: si avrebbe la convergenza del massimo produttore di contenuti multimediali con il quasi monopolista delle reti di telecomunicazioni.
L'unica possibilità di fusione "rispettosa" potrebbe essere quella in cui Mediaset si restringe a una sola rete in chiaro e Telecom Italia perde il controllo diretto della Rete che, pur rimanendo di sua proprietà, avrà con un board indipendente di amministratori.
Peccato che Mediaset di restringersi non ne voglia sentire neanche parlare, mentre Bernabè per ora sfugge al nodo del board indipendente per la Rete.
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