Hp, Dell e altri produttori con uno stratagemma estenderanno la vita del moribondo Xp dopo il 30 giugno. Downgrade in Vista per tutti.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-04-2008]
Il 30 giugno, dice sicura Microsoft, è la data di morte ufficiale di Windows Xp. A partire da quel momento non sarà più possibile acquistare un Pc con Xp preinstallato, e bisognerà rassegnarsi a utilizzare Vista anche se Steve Ballmer, parlando a una conferenza a Bruxelles, aveva lasciato intendere il contrario.
Microsoft e il suo amministratore delegato, insomma, farebbero meglio a mettersi d'accordo: l'uno sostiene che, se i clienti chiederanno a gran voce un'estensione della vita di Xp, saranno prontamente accontentati; l'altra, invece, ribadisce che con la fine di giugno si dovrà dire addio a Windows Xp, e che per i tentennamenti c'è stato tempo più che a sufficienza.
Intanto i produttori di computer, che non hanno interesse ad avvantaggiare questa o quella versione di Windows ma cercano solo di tenersi stretti i clienti, hanno trovato un escamotage rispettoso delle licenze del sistema operativo per continuare a vendere Pc con Windows Xp preinstallato anche oltre la data limite.
In realtà, per i produttori una piccola difficoltà esiste: di per sé il downgrade è possibile solo dietro richiesta precisa del cliente. Non è ancora chiaro, dunque, come materialmente verrà messa in pratica questa manovra. Inoltre, le versioni di Vista per cui è possibie l'operazione sono soltanto quelle più costose, il che taglia fuori una parte dell'utenza consumer.
Qualora comunque il piano avesse successo, gli acquirenti di Pc Dell e Hp potrebbero avere a disposizione un doppio disco di ripristino: uno con Vista, qualora decidano di (o siano in qualche modo costretti a) installarlo, e uno con Xp, secondo la procedura di "pre-downgrade". Lenovo ha già fatto sapere che questo scenario sarà possibile fino a gennaio 2009, mentre Hp intende vendere i propri prodotti con Xp preinstallato fino al giugno dello stesso anno.
La vera domanda, però, visti i sotterfugi cui utenti e venditori sono costretti è: perché Microsoft non si limita a estendere ancora la vita di Windows Xp, magari a tempo indeterminato? Questo è, tra l'altro, proprio l'obiettivo della petizione Save Xp, che ha già raggiunto le 170.000 firme online.
Secondo Kevin Kutz, direttore dell'unità Windows di Microsoft, "Mentre si continua a vedere un gran numero di utenti che passa a Windows Vista, ci sono alcuni - come le piccole imprese - che hanno bisogno di ancora un po' di tempo. E da quel che abbiamo sentito dai nostri partner, l'opzione di downgrade soddisfa questi bisogni". Non ci sarebbero, insomma, molti utenti che vogliono restare fedeli a Xp, ma pochi clienti business che preferiscono continuare a usare un sistema già rodato.
Proprio l'utenza professionale potrebbe essere il banco di prova più importante al fine di sancire o meno il passaggio definitivo a Vista. Secondo Charles King, della società di analisi Pund-It, "se un nuovo sistema operativo non è stabile, se è osì diverso che necessita di tempo per essere imparato, i professionisti non l'adotteranno".
Ecco perché Microsoft starà molto attenta a questo settore: "Non si possono costringere i clienti a comprare un prodotto. Se guardano il mercato e vedono che Vista mette in pericolo la buona relazione che hanno con gli utenti, faranno la cosa giusta e cambieranno direzione", conclude King.
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