E' in orbita Giove-B, satellite che ha il compito di verificare le tecnologie. Il sistema Galileo sarà operativo nel 2013.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-04-2008]
Galileo, il sofisticato sistema di navigazione satellitare, utilizzerà la tecnologia basata sul maser all'idrogeno di tipo passivo per applicazioni terrestri.
Il funzionamento del Passive Hydrogen Maser (PHM) è ampiamente descritto nel documento The Development of a Passive Hydrogen Maser Clock for the Galileo Navigation System, presentato al trentaquattresimo Annual Precise Time and Time Interval (PTTI) Meeting.
Stando a quanto scritto nello stesso documento, il Maser garantisce stabilità per tempi di media compresi tra 1 e 10.000 secondi ed è possibile ottenere uno scarto di un secondo ogni 3 milioni di anni di funzionamento; richiede sincronizzazione da terra per un periodo di funzionamento di almeno 8 ore.
I suoi usi sono rivolti principalmente in astronomia (per la sincronizzazione dei radiotelescopi), nelle telecomunicazioni (per la sincronizzazione di reti di telecomunicazione), nella generazione della scala dei tempi (ora esatta).
L'uso che ne verrà fatto nel sistema satellitare Galileo la determinazione del tempo impiegato dal segnale trasmesso dai satelliti del sistema europeo Galileo per raggiungere il ricevitore dell'utente. Disporre di un sistema satellitare permetterà di utilizzare in maniera più diretta la tecnologia con ricadute, in termini tecnici e occupazionali, nel tessuto europeo.
In termini pratici, questo si traduce, per il cittadino medio, di una presenza discreta e più incisiva nella vita di tutti i giorni in termini di risposta alle sollecitazioni e alle richieste di interventi più mirati e veloci. A questo riguardo pensiamo al servizio 118, tanto per fare un esempio sentito dai cittadini.
Ogni satellite del sistema Galileo ospiterà un Maser e di conseguenza, a regime, saranno trenta i Maser presenti nell'orbita terrestre. Il satellite Giove-B (Galileo In-Orbit Validation Element), lanciato dalla base di Baikonur (Kazakhstan) nei giorni scorsi, dispone del primo modello di volo del Maser per la necessaria fase di verifica sperimentale. Una volta concluse le necessarie verifiche tecniche, il Maser sarà inserito in ogni satellite del sistema Gps europeo.
Questo non è la sola missione del satellite Giove-B; infatti, oltre a verificare il Maser, sarà necessario testare le altre tecnologie che saranno presenti nel sistema satellitare Galileo. Il sistema Gps europeo dovrà, secondo i programmi, essere operativo per il 2013 con trenta satelliti in orbita a 24.000 chilometri.
Il programma sarà finanziato con fondi pubblici (circa 3,5 miliardi di euro) messi a disposizione da ogni paese membro. Il sistema europeo utilizzerà, poi, due centri di controllo, in Germania e in Italia.
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