Per il presidente dell'Agenzia per la Sicurezza del Nucleare i rischi sono ingigantiti dagli oppositori.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-03-2011]
Con un'intervista a La Stampa, Umberto Veronesi ha riacceso il dibattito sull'energia nucleare in Italia, già tenuto in caldo dalle recenti polemiche sullo spot del Forum Nucleare.
Veronesi, che è presidente dell'Agenzia per la Sicurezza del Nucleare, sostiene che i rischi connessi alla costruzione di nuove centrali, pur esistenti, sono ingigantiti dai detrattori, e che egli stesso vigilerà "come un cane da guardia" affinché la sicurezza sia la preoccupazione principale.
L'oncologo è chiarissimo nell'esporre la propria posizione: "Senza il nucleare l'Italia muore" ha dichiarato, poiché le fonti energetiche alternative non sono sufficienti e i combustibili fossili vanno esaurendosi.
Il presidente dell'ASN conclude spiegando che "tutti i Paesi puntano sul nucleare" e che l'Italia farebbe bene a seguire l'esempio generale per non restare tagliata fuori.
Alle parole di Veronesi fornisce però già una prima risposta l'Associazione Medici per l'Ambiente (ISDE Italia) che, per bocca di Ernesto Burgio, pediatra e membro dell'ISDE, le definisce come "una superficiale apologia della fonte energetica in assoluto piu' dispendiosa e pericolosa per la salute umana".
Sul quotidiano Terra Burgio spiega che "Basterebbe leggere i più autorevoli giornali internazionali per sapere che la strombazzata rinascita nucleare non esiste a causa dei costi fuori controllo, dei problemi, delle incognite, dei ritardi nei tempi di costruzione".
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