Negli anni 90 avrebbe infatti violato le leggi europee antitrust impedendo la diffusione in Europa di videogiochi concorrenti.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-11-2002]
Andare contro le leggi di mercato è come andare contro natura perché si violano i diritti dei consumatori. In questo caso, secondo l'Unione Europea, milioni di europei negli anni novanta (più esattamente dal '91 al '98) poterono acquistare solo i videogiochi più costosi senza avere l'opportunità di scegliere tra una più vasta gamma.
Che cosa rende un'azienda leader di mercato? La capacità di rispondere in modo adeguato alla domanda, ma soprattutto la volontà ferrea di venire incontro ai consumatori e alle loro esigenze. Nintendo invece avrebbe firmato accordi con i distributori e li avrebbe costretti a vendere solo i suoi prodotti in Europa, di gran lunga i più costosi rispetto ad altri che avrebbero potuto farle concorrenza. Nintendo sarebbe arrivata a bloccare fino al 65% delle esportazioni (dalla Gran Bretagna dirette in Olanda e Germania).
Queste sono le accuse della Commissione Europea Antitrust, che ha comminato a Nintendo una multa salata di 149 milioni di euro; la Commissione infatti ha intenzione di punire severamente (e quindi di non più tollerare) pratiche collusive di questo genere.
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