Sergey Brin fa retromarcia sulle accuse a Facebook e Apple

Il cofondatore di Google afferma di ammirare i due rivali e sposta l'accento sulle censure governative.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-04-2012]

sergey brin retromarcia facebook apple

Sergey Brin, il fondatore di Google che soltanto pochi giorni fa aveva parlato del pericolo rappresentato dai "giardini recintati" presenti nel web è tornato sull'argomento.

Dopo aver notato le discussioni nate intorno alle sue parole, ha deciso di precisare ciò che realmente intendeva dire, specialmente riguardo a Facebook e Apple.

Brin afferma che quanto riportato dal Guardian era soltanto il riassunto di un lungo discorso, all'interno del quale il problema rappresentato dalle piattaforme chiuse era soltanto una parte.

Il modo in cui le opinioni sono state raccontate, tuttavia, sarebbe stato impreciso e fuorviante: ecco perché ha deciso di scrivere un post su Google+ per far conoscere esattamente il proprio pensiero.

«Verso la fine dell'intervista abbiamo parlato degli ecosistemi digitali che non sono tanto aperti quanti il web stesso» - scrive Brin - «e credo che questa parte abbia condotto ad alcune interpretazioni distorte del mio punto di vista».

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«Giusto per chiarire, certamente non credo che questo problema sia grave quanto quello della censura governativa. Inoltre nutro una grande ammirazione per due delle aziende di cui abbiamo parlato - Apple e Facebook».

Brian afferma di utilizzare prodotti Apple e riconosce i meriti guadagnati da Facebook nel connettere le persone, e ritiene che il punto centrale sia in fondo un altro: il problema è che chi oggi volesse dare vita come realtà quali qelle nate negli anni '90 (Google stessa, eBay, PayPal e Amazon) si troverebbe alle prese con tutta una serie di «caselli e guardiani» che a quel tempo non esistevano.

È sull'esistenza di questi ostacoli all'innovazione - e non tanto su Facebook e Apple in sé - che si concentrano le preoccupazioni di Brin: «non crediate che la libertà e l'apertura di Internet siano al sicuro dagli interventi governativi. Finché il flusso libero delle informazioni minaccerà i potenti, chi ha il potere cercherà di sopprimerlo».

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (4)

Quoto! Del resto le affermazioni non potevano essere impugnate da nessun avvocato e poi di principio non si mordono vicendevolmente. Ciao Leggi tutto
20-4-2012 18:34

per me è molto più probabile la malafede del giornalista :)
19-4-2012 23:16

O più semplicemente qualche plotone di azzeccagarbugli avrà suscitato l'allarme sulle conseguenze legali ed economiche delle sue affermazioni. :wink: L'ammorbidimento e chiarimento delle posizioni, lo spostamento dell'attenzione sulla <censura govermnativa>, la sviolinata finale <... Inoltre nutro una grande ammirazione per... Leggi tutto
19-4-2012 21:31

{Paolo}
Per la serie "tra cani non si mordono?"
19-4-2012 18:05

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