Secondo l'azienda di networking, i siti per adulti sono meno pericolosi dei banner apparentemente innocui.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-02-2013]
I siti porno sono veicoli di malware: si tratta di un'affermazione che chiunque conosca un po' Internet e il mondo dei virus informatici si sente pronto a sottoscrivere senza pensarci due volte.
In realtà, l'Annual Security Report 2013 stilato da Cisco mostra che le cose stanno diversamente.
«Gli utenti non sono stupidi» spiega Mary Landesman, ricercatrice sulla sicurezza per Cisco; sanno perfettamente che ci sono siti "poco raccomandabili" visitando i quali, se proprio non se ne può fare a meno, occorre prestare una particolare attenzione. Infatti vengono raggirati nei luoghi in cui si sentono più al sicuro.
Il rapporto mostra che un utente ha molta più probabilità di infettarsi con un malware cliccando su una pubblicità che visitando un sito per adulti: addirittura, secondo Cisco cliccare su un banner è 182 volte più pericoloso che navigare su un sito porno.
Ancora, le probabilità di contrarre del malware sono rispettivamente 21 volte più alte e 27 volte più alte se si utilizza un sito di shopping online o se si adopera un motore di ricerca rispetto a quando si frequenta un sito che propone software contraffatto.
Sarebbe insomma nient'altro che un pregiudizio l'idea secondo la quale è più facile incappare in un virus se si visita un sito dal contenuto "equivoco": le minacce più concrete stanno, invece, ben nascoste nei luoghi che maggiormente sembrano innocui.
La preoccupazione principale del momento è data dal malvertising, ossia pubblicità che si propongono come innocue ma in realtà contribuiscono a diffondere il malware: il loro numero - spiega Cisco - è notevolmente aumentato nel 2012, rispetto al 2011.
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