Quando il flipper è illegale

L'innocuo gioco è bandito in diverse città americane. Ma anche l'Italia riserva le sue sorprese.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-06-2014]

flipper illegale

Chi non conosce il flipper? Soprattutto prima dell'avvento dei videogiochi era un classico gioco da bar.

Nato negli Stati Uniti, è parte integrante anche di molti film in cui appaiono locali pubblici, specialmente se ambientati intorno agli anni 50 o 60 del XX secolo. Eppure, in diverse città americane è illegale.

Sembra follia ma, per esempio, a Oakland, in California, il flipper è stato illegale fino a oggi: la città ha abolito la legge che lo vietava, vecchia di 80 anni, soltanto alla fine di giugno.

C'è anche chi sta paggio: se nella pratica la norma che vietava il gioco a Oakland non viene più applicata dai tempi della Seconda Guerra Mondiale a Beacon, nello Stato di New York, nel 2010 un museo del flipper ha dovuto chiudere per via di una legge analoga.

Ad Alameda, altra città in cui il flipper è illegale, sono stati un po' più elastici: lì il Pacific Pinball Museum ha potuto continuare la propria attività soltanto eliminando le fessure per le monete e registrandosi come attività no profit.

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A San Francisco, infine, il flipper è sì legale, ma soltanto se si ha l'apposito permesso rilasciato da una commissione.

Gli antichi legislatori di tutte queste città non odiavano il flipper in sé; non volevano però che venisse usato, come accadeva, per il gioco d'azzardo: negli anni '30, infatti, chi giocava a flipper inseriva un nichelino nella macchina e, se vinceva, otteneva un premio in denaro. E così lo vietarono.

Pazzie americane, si potrebbe pensare. E si sbaglierebbe, poiché probabilmente pochissimi sanno che tutta una serie di giochi popolari e apparentemente innocui è vietata in Italia, se ci si trova in un locale pubblico.

L'elenco completo si trova su Wikipedia e include giochi davvero insospettabil: chi avrebbe mai pensato, infatti, che nei bar è vietato giocare a tombola, a testa o croce, e persino a scala quaranta?

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 17)

Nella mia sono interdetti i social networks, non ho mai indagato altre restrizioni.
11-10-2022 08:42

Che non sarebbe mica fantascienza, alcune aziende private, anche piccole, già lo fanno.
11-10-2022 08:39

Ero curioso ed approfondendo la materia, ho scoperto che alcune amministrazioni (Firenze nel 2017, Milano l'anno seguente) hanno messo a piano un provvedimento restrittivo in tal senso, ovvero (obbligo di) filtrare gli accessi inibendo quelli per ludopatici. Ignoro come sia andata a finire, ma quasi certamente è rimasto lettera morta.
11-10-2022 08:09

no il titolare non sta lucrando sul tuo gioco d'azzardo, perché la consumazione a una tariffa fissa indipendnetemente da che tu usi il wifi per sentire la messa oppure giocare a poker. SE la tariffa fosse commisurata a quello che tu guadagna dalla tua attività allora sarebbe gioco d'azzardo sfruttato illegalmente.
10-10-2022 18:23

A voler fare gli uovopelisti, se entro in un bar col Wi-Fi gratuito (ma consumazione obbligatoria) cui mi collego per giocare dal mio smartphone a poker online, di fatto il titolare sta lucrando sul gioco d'azzardo ma nessuno oggigiorno può contestarglielo.
10-10-2022 11:49

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L'app che permette di noleggiare un'autovettura direttamente dallo smartphone è molto contestata dai tassisti.
Non è necessario introdurre nuove regole per l'app. I tassisti hanno torto, perché il mondo si evolve ma loro ragionano come se Internet non esistesse, difendendo ciecamente la loro casta (che ha goduto di fin troppi privilegi negli ultimi anni).
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L'app non va vietata del tutto, ma va limitata in modo pesante così da poter salvaguardare le esigenze dei tassisti.
L'app va completamente vietata: i tassisti hanno ragione a protestare, perché Uber minaccia il loro lavoro e viola leggi e regolamenti.
Non saprei.

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