L'ultimo censimento rivela che gli alberi sono più numerosi del previsto.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-09-2015]
Appena 61 alberi per ogni abitante del nostro pianeta: era questa la stima, ricavata dalle osservazioni condotte via satellite, che fino a poco fa veniva considerata corretta.
Invece, una nuova indagine condotta da ricercatori dell'Università di Yale ha rivelato che gli alberi sono molti di più.
Al mondo ci sono infatti 422 alberi per ognuno dei sette miliardi di persone che vi abitano, ossia circa 3.000 miliardi di alberi: prima di questo censimento si pensava che il numero fosse di appena 400 miliardi di alberi.
Per poter effettuare il calcolo sono stati utilizzati due metodi: sia le rilevazioni a terra che quelle satellitari. Questo secondo metodo è l'unico che era stato usato nei censimenti precedenti, e che evidentemente non aveva permesso di ottenere risultati precisi. Con oltre 420.000 misurazioni in 50 Paesi in tutti i continenti si è riusciti a ottenere un computo più accurato.
Ovviamente è stato necessario intendersi sulla definizione di "albero": gli studiosi hanno convenuto di poter considerare tale ogni pianta con un tronco legnoso e un diametro minimo di 10 centimetri.
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Con tutti i dati raccolti è stata poi realizzata una mappa che visualizza la distribuzione delle foreste sul pianeta, dalla quale si apprende 1.390 miliardi di alberi si trovano nelle zone tropicali e subtropicali, 610 miliardi nelle zone temperate e 740 miliardi nelle zone boreali. La maggior quantità di alberi è in Russia, dove il loro numero ammonta a 641 miliardi.
Nonostante la buona notizia, lo studio è accompagnato anche da dati meno confortanti: per esempio si segnala che ogni anno scompaiono, per cause umane, 15 miliardi di alberi; il che non sarebbe un problema se altrettanti prendessero il loro posto, mentre invece sono soltanto 5 miliardi gli alberi che vengono ripiantati. Ciò si traduce per esempio nella perdita di 18 milioni di ettari di foresta registrata nello scorso anno: come a dire due volte il Portogallo.
Come racconta il dottor Thomas Crowther di Yale al Washington Post, «Adesso possiamo dire che ci sono meno alberi che in qualunque momento della civiltà umana».
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