I 5 Stelle a Roma vogliono petizioni online e voto elettronico ma tutti si scandalizzano. Eppure è il minimo.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-04-2017]
Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle presso il Comune di Roma, che il movimento stesso governa con Virginia Raggi, ha presentato un pacchetto di proposte per avviare a livello comunale la pratica della democrazia diretta elettronica, tanto cara a questo partito politico sia per la sua nascita che per la sua stessa vita interna.
In concreto, tali proposte riguardano l'introduzione di petizioni online e la possibilità di sperimentare il voto telematico, non da casa ma in appositi seggi elettorali.
Si tratta evidentemente di proposte minime e quasi obbligate: non è certo inedita né rivoluzionaria la possibilità per i cittadini di raccogliere firme online per proporre o modificare le regole amministrative.
Analogamente, anche il voto elettronico nei seggi è già da anni prassi in molte realtà europee e statunitensi.
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La proposta è però entrata subito nel tritacarne della contrapposizione tra Movimento 5 Stelle e PD, nonostante il passo richiesto sia prudente e lo stesso partito di Matteo Renzi rivendichi spesso un primato in fatto di innovazione istituzionale ed economica, tanto da aver lanciato una propria piattaforma online chiamata Bob (come Bob Kennedy) per collegare meglio il vertice e la base del partito.
Ciò dimostra, se ce ne fosse bisogno, tutta l'arretratezza del dibattito politico italiano su questi temi, che invece dovrebbero essere centrali per avvicinare maggiormente i cittadini alle istituzioni.
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