Che ci fa in Windows Update un driver prodotto nel 1968?
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-09-2020]
Con il debutto di Windows 10 versione 2004, avvenuto lo scorso maggio, Microsoft ha abilitato la cosiddetta Optional Update Experience.
In pratica, si tratta del ritorno degli "aggiornamenti opzionali" di Windows 7: in origine Windows 10 aveva riunito tutti gli update - necessari e opzionali - in una sola schermata, ma dalla metà di quest'anno quelli facoltativi sono tornati a costituire un insieme a sé.
Aprendo la schermata delle Impostazioni e selezionando Aggiornamenti e sicurezza -> Windows Update, la più recente versione di Windows mostra dunque la dicitura Visualizza aggiornamenti opzionali proprio al di sotto del pulsante che avvia la ricerca di nuovi update.
Il guaio è che talvolta quegli aggiornamenti opzionali sono quantomeno fonte di confusione.
Da qualche tempo in qua, infatti, tendono ad apparire più edizioni di quello che apparentemente è il medesimo aggiornamento, a volte tutte con il medesimo numero di versione, e ciò sarebbe già abbastanza grave perché l'utente spesso non ha idea di quale sia quello che fa per lui.
La faccenda è ancora più complicata dal fatto che taluni aggiornamenti portano date improbabili: non è raro imbattersi in un pacchetto che afferma di essere stato realizzato nel 1968, 17 anni prima dell'uscita di Windows 1.0, prima ancora che Federico Faggin progettasse l'Intel 4004.
A che cosa si deve tanta confusione? Paradossalmente, al desiderio da parte di Microsoft di mettere ordine tra i driver.
Da un lato, quindi, è tornata la schermata separata per gli aggiornamenti opzionali. Dall'altro, questi sono disposti in ordine cronologico per facilitare a Windows Update (e all'utente che volesse intervenire manualmente) il compito di individuare il driver più recente a colpo d'occhio, a parità di numero di versione del pacchetto.
Perché, però, ci sono driver con date che risalgono a oltre 50 anni fa?
Perché Windows Update sceglie i driver in base all'ID hardware e, se più driver per lo stesso ID sono disponibili, opta per quello con il timestamp più recente.
Se però si ha sul proprio computer un driver personalizzato dal produttore e installato all'inizio della vita utile del Pc, questo avrà un timestamp vecchio. I driver che arrivano via Windows Update avranno un timestamp più recente, anche se magari saranno privi delle funzionalità incluse nel driver personalizzato del produttore: e così lo sostituiranno, facendo infuriare l'utente che vedrà sparire certe opzioni o funzioni.
Per ovviare a questo problema sono state introdotte delle date fittizie: se risalgono al 1968, i driver forniti da Windows Update non andranno mai a sostituire un driver magari non recentissimo ma più adatto in quanto proveniente dal produttore.
Il guaio è che il post che spiega questo bel ragionamento risale al 2017 e la reintroduzione degli aggiornamenti è molto più recente: di qui, la comprensibile confusioni di molti utenti.
Peraltro, a essere retrodatatati paiono essere soprattutto i driver relativi ai chipset Intel. E infatti la data scelta non è casuale: l'azienda di Santa Clara è stata fondata il 18 luglio 1968.
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