E tenere sempre sott'occhio la produttività dei dipendenti.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-11-2020]
A molti sarà capitato di trovarsi incastrato in una riunione lunga, noiosa e senza scopo, durante la quale la cosa più produttiva che si possa fare è mettersi a rispondere alle email sullo smartphone, ignorando il resto.
Ebbene Microsoft, che probabilmente conosce bene le riunioni di questo tipo, ha ideato un sistema per farle sparire per sempre, e l'ha anche brevettato.
A dire la verità, leggendo il brevetto si ha l'impressione che, più che un sistema per eliminare le riunioni inutili, sia un ulteriore mezzo per tenere sotto controllo la produttività dei dipendenti, ma è pur vero che per ogni strumento ci possono essere utilizzi buoni e utilizzi cattivi.
Il «sistema di valutazione delle riunioni» ideato da Microsoft comprende «una macchina di valutazione configurata al fine di raccogliere i parametri relativi alla qualità da dispositivi di controllo della qualità della riunione».
Tale ripetitiva descrizione, che apre il brevetto, indica in sostanza l'utilizzo di telecamere (per le riunioni dal vivo; per quelli da remoto, è sufficiente la webcam) e sensori che riprendono il comportamento dei partecipanti alla riunione; il grosso del lavoro viene poi svolto dal software.
Il linguaggio del corpo, le espressioni facciali, il numero stesso dei presenti e anche le condizioni ambientali (ora del giorno, temperatura e via di seguito) vengono utilizzati per arrivare a stabilire un punteggio.
Se per esempio i partecipanti passano più tempo al telefonino che ascoltando il relatore, ciò significa che c'è qualcosa che non va: il sistema lo riconoscerà e assegnerà un punteggio basso.
La continua raccolta di questi dati dovrebbe servire a creare un grande database appoggiandosi sul quale diventerà anche possibile predire la buona riuscita di una riunione in base alle persone invitate, al momento della giornata o della settimana in cui essa viene organizzata e al luogo in cui essa si svolge.
L'idea è che quindi i vari parametri permettano di programmare gli incontri con maggiore efficienza, facendo in modo che sia scelto sempre l'elemento migliore.
D'altra parte, si intuisce come tutto ciò si presti a sorvegliare la produttività dei singoli dipendenti che sarebbero sempre sotto l'occhio vigile dell'intelligenza artificiale affinché la produttività sia sempre al massimo, e generi comprensibili preoccupazioni per quanto riguarda la privacy.
Come in altri casi, anche in questo la tecnologia descritta da Microsoft è per ora ferma allo stadio di brevetto: ancora non è dato sapere se e quando verrà applicata per davvero.
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