Risultati del ''prebunking''

Vaccinarsi contro le fake news.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-01-2024]

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X e i social non fanno abbastanza contro le fake news

I ricercatori hanno messo alla prova la propria teoria in due modi: hanno presentato a gruppi di soggetti questi video di inoculazione, che mettevano in guardia contro queste tecniche di manipolazione, oppure dei video neutri, e poi hanno proposto a questi soggetti degli esempi di post nello stile di Twitter/X e Facebook. Alcuni di questi post usavano le tecniche segnalate; altri no. Un esperimento analogo è stato realizzato anche su YouTube, con una campagna pubblicitaria ad ampio raggio che ha raggiunto oltre cinque milioni di persone.

I dati di entrambi i test indicano che chi è stato inoculato contro le tecniche di disinformazione migliora la propria capacità di riconoscere le situazioni che usano queste tecniche, diventa più abile nel distinguere i contenuti affidabili da quelli inattendibili e tende a condividere meno contenuti ingannevoli rispetto a chi non ha ricevuto questa inoculazione.

Nell'esperimento fatto su YouTube, quindi in condizioni meno da laboratorio e più vicine alla realtà dei social network, il riconoscimento delle tecniche è aumentato in media del 5%; non è tantissimo, ma i ricercatori notano che il costo di una campagna di inoculazione contro le fake news fatta in questo modo è modestissimo (circa 5 centesimi per ogni visualizzazione del video), per cui sembra che valga la pena di fare l'investimento, soprattutto se si riesce a convincere i social network a sostenere almeno in parte i costi di una campagna socialmente utile.

Il prebunking fatto sui sintomi generici della disinformazione, invece di affrontare le singole teorie, ha anche un altro vantaggio importante oltre al suo ampio spettro di efficacia: evita di prendere di petto una visione del mondo emotivamente radicata e di creare una situazione di rifiuto e chiusura.

Soprattutto nelle tesi complottiste, infatti, la credenza non si basa solo sulle informazioni false, ma si fonda anche sulle emozioni legate a quelle informazioni e al senso di appartenenza a un gruppo che condivide quella credenza e quelle emozioni. Chiunque abbia un amico o un familiare rapito dalle tesi di cospirazione si riconosce esattamente in questa descrizione. Cercare di smontare una situazione del genere correggendo solo le informazioni sbagliate non funziona, perché la correzione diretta viene vista come un attacco frontale al proprio sistema di valori e quindi viene respinta in blocco. Un prebunking indiretto, nel quale ci si limita a far notare certe incongruenze di contorno, ha più possibilità di fare lentamente breccia.

Dato che è molto difficile sradicare credenze basate sulla disinformazione, la ricerca si sta insomma orientando verso metodi che aiutino le persone a resistere alla disinformazione in partenza, preventivamente, e questo approccio di inoculazione, ispirato dalla medicina e mirato a far crescere nelle persone gli "anticorpi mentali" generalisti che permettano di riconoscere e neutralizzare i tentativi di manipolazione emotiva più diffusi, sembra una strada promettente contro le teorie complottiste e le forme di disinformazione presenti e future.

Resta ancora da capire quali siano i canali e i messaggeri più efficaci per la comunicazione di questi anticorpi, quanto duri l'effetto dell'inoculazione e se ci sia un effetto anche su chi è già stato colpito dal virus della disinformazione. Ma questo approccio sicuramente costa poco, la prima dose l'avete già ricevuta tramite questo podcast, e l'unico effetto collaterale è un'opinione pubblica che si fa manipolare meno facilmente. Tutto sommato, sembra un rischio accettabile.

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Paolo Attivissimo

(C) by Paolo Attivissimo - www.attivissimo.net.
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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 19)

Mi stupirebbe il contrario... fake news, complotti, rimedi miracolosi, guadagni facili sono il loro principale mezzo di sostentamento! :roll: Leggi tutto
19-1-2024 05:41

{Giulgiulio}
Caro Paolo, non tutta l'umanità è predisposta a imparare a difendersi, neanche dalle piccole suggestioni pubblicitarie. Perlopiù si tratta di bovini indifesi il cui unico scopo è essere prima munti e poi macellati. Per questo motivo i potenti hanno sempre fatto leva sulla "sicurezza" (oggi... Leggi tutto
17-1-2024 17:53

{Martino gervasi}
d'accordo su tutto, dobbiamo essere però consapevoli che curiamo i sintomi e non affrontiamo la causa. Se il denaro e la competizione non esistessero, non esisterebbe la info falsa per ottenere vantaggi o fare soldi. Se la menzogna, specialmente in politica, fosse un reato penale, chiunque penserebbe due volte prima di... Leggi tutto
17-1-2024 15:49

Signor Musk ma sta facendo più in fretta a fare cosa: affondare X o diffondere fake news? :? Tutte e due se mi lascia lavorare! :twisted:
21-11-2023 14:50

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