[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-05-2025]
Un recente studio di Google Quantum AI ha segnato un passo significativo verso la potenziale compromissione della crittografia RSA, un pilastro della sicurezza digitale utilizzato in comunicazioni sicure, blockchain e certificati digitali.
Il rapporto rivela che un computer quantistico con meno di un milione di qubit potrebbe decifrare una chiave RSA-2048 in meno di una settimana, riducendo drasticamente le stime precedenti che parlavano della necessità di avere a disposizione 20 milioni di qubit.
Questo progresso, guidato dall'algoritmo di Shor ottimizzato, accende il dibattito sull'imminente vulnerabilità quantistica della crittografia moderna e sull'urgenza di adottare soluzioni post-quantistiche.
Il cuore della crittografia RSA risiede nella difficoltà di fattorizzare numeri molto grandi: una sfida computazionale che i computer classici non possono affrontare in tempi ragionevoli. Tuttavia, l'algoritmo quantistico di Shor, teorizzato negli anni '90, potrebbe teoricamente risolvere questo problema in modo esponenzialmente più veloce.
«La crittografia a chiave pubblica si basa sulla difficoltà di certi problemi matematici, come la fattorizzazione di numeri grandi (RSA) o la risoluzione di logaritmi discreti (ECDH), che sono computazionalmente impraticabili per i computer classici» spiega Cato Networks.
Il nuovo studio di Google dimostra che i progressi nella correzione degli errori e nella scalabilità dei qubit stanno riducendo il divario verso il cosiddetto Q-Day, il momento ipotetico in cui i computer quantistici saranno in grado di decifrare anche le crittografie più sicure.
Nonostante l'avanzamento, il cracking di RSA-2048 rimane fuori portata per i computer quantistici attuali. Il chip Willow di Google, con 105 qubit, è lontano dal milione di qubit necessario; la correzione degli errori quantistici è ancora un ostacolo significativo.
Il progresso di Google ha riacceso le preoccupazioni per la sicurezza di dati sensibili, come quelli bancari e militari, che basano la loro protezione su RSA. Questo scenario spinge l'adozione della crittografia post-quantistica (PQC), con algoritmi resistenti agli attacchi quantistici.
«Anche se i computer quantistici non violeranno RSA domani, la comunità crittografica non sta con le mani in mano. Il NIST ha già sviluppato standard di crittografia post-quantistica» sottolinea Cato Networks. Tuttavia, implementare questi nuovi sistemi richiede test rigorosi e, in alcuni casi, una revisione completa delle infrastrutture esistenti: un processo che potrebbe richiedere anni.
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