Tanzi accusa le banche, tra cui Capitalia, per lo scandalo Parmalat: se le indagini proseguissero potrebbero esserci problemi anche per la fusione Tim-Telecom Italia.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-12-2004]
Callisto Tanzi non vuole pagare da solo per lo scandalo Parmalat, che ha rovinato letteralmente centinaia di migliaia di risparmiatori: è pronto ad accusare di corresponsabilità gravi i maggiori istituti bancari, colpevoli di essere stati a conoscenza del dissesto finanziario e ad aver voluto lo stesso l'offerta di bond Parmalat ai risparmiatori.
La magistratura parmense, competente per le indagini, sembra pronta a seguire le rivelazioni di Tanzi sulla "pista bancaria": in questo caso sono probabili provvedimenti a carico dei massimi responsabili delle banche italiane, dall'avviso di garanzia all'arresto, se ritenuto necessario.
La magistratura, in questo caso, indagherebbe innanzitutto su Cesare Geronzi, il grande patron di Capitalia, che già è stato oggetto di attenzione da parte della magistratura per il caso Parmalat, la banca più esposta nei confronti di Parmalat ma anche la banca che sta supportando la fusione Telecom Italia-Tim, verso cui altre banche, come l'Unicredit di Alessandro Profumo, sono molto più fredde.
Se Geronzi dovesse mai essere falciato o travolto da nuove indagini su Parmalat, e dalla chiamata eventuale in correità da parte di Tanzi, Tronchetti Provera perderebbe un prezioso alleato e questo, come in un castello di carte, avrebbe delle ripercussioni non da poco sulla delicata operazione della fusione Telecom Italia-Tim, forse fino alla possibilità che Tronchetti Provera debba passare la mano.
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