I guru del web ci avvisano: la cosa più importante è l'utente, stupidi!
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-11-2000]
Nono sono io a parlare questa settimana, ma una persona di gran lunga più autorevole e della quale vi riporterò il pensiero di una persona con la quale mi trovo completamente d'accordo.
Sto parlando del pensiero di Jakob Nielsen del Nielsen Group (http://www.nngroup.com/). Uno dei guru del web a livello mondiale ha un monito per tutti noi che lavoriamo e viviamo sul web.
Il tema è quello del web design e Nielsen non ama lo stato corrente del design della maggior parte dei siti web. Egli afferma che: "Se stai per andare a comprare qualcosa in un nuovo sito fallirai. Se vai su un nuovo sito non riuscirai ad usarlo". Questa è la esperienza dell'utente medio di un sito web: la frustrazione.
Nato in Danimarca, Nielsen ha iniziato la sua carriera negli U.S.A. nel 1990 presso la Bell Communications Research nel New Jersey. Poi è diventato un "distinguished engineer" alla Sun Microsystems. Nel 1998 insieme a Norman (professore emerito alla Università della California di San Diego ed ex manager Apple e Hewlett Packard) ha fondato il Nielsen Group.
Autore di numerosi libri e di un sito Alertbox (http://www.useit.com/alertbox/) che vi consiglio caldamente e che dove posta i suoi preziosissimi articoli, molti dei quali hanno per tema proprio l'usabilità dei siti web.
Il nocciolo della questione, secondo Nielsen, sta in un concetto base tanto semplice, quanto difficile da applicare. "Non ascoltare mai ciò che dice la gente. Osserva piuttosto ciò che la gente fa".
Le persone che nei "focus group" esprimono le proprie preferenze produce dati totalmente fuorvianti e scarsamente utilizzabili da un web designer. E' molto più importante invece riuscire a seguire le "azioni" degli utenti e vedre dove e quando cliccano. Questo può fornire ai web designer informazioni reali per guidarli nel processo di creazione e ottimizzazione dei siti web, che funzionino per le persone reali.
Dalle ricerche di Nielsen sono state determinate alcune cose importantissime, come ciò che gli utenti non vogliono. Non vogliono le pubblicità (e qui da noi in moltissimi si dannano l'anima per averle, giudicando i siti che per scelta non hanno pubblicità come fossero di seconda scelta). Peggio che mai, gli utenti odiano tutti quei laborosi metodi di ricerca, spesso inefficaci e fuorvianti.
Insomma quello che Nielsen chiama "human-centered" design è ciò che dovrebbe essere al centro della "mission" di ciascuno di coloro che si occupano di usabilità di siti web.
Nielsen si spinge più avanti ancora e afferma che il rifiuto da parte dell'industria di guardare all' usabilità come ad un problema centrale, sia alla base dei recenti fallimenti di moltissime imprese della new-economy, specialmente nell'e-commerce. L'errore più grosso di questi dot-com imbottiti di marketing dollars dei Venture Capitalist è stato quello di attirare gli utenti sui loro siti con dispendiose campagne pubblicitarie, salvo poi perderli per sempre con inefficaci design o servizi poveri e inefficienti.
Parte della sopravvalutazione delle imprese Internet dell'anno passato era dovuto proprio a queste promozioni e alle conseguenti misurazioni di elevatissimi numeri di unique visitor, come una misura del proprio successo.
Un concetto, quello di unique visitor che manda in bestia Nielsen, il quale a ragione afferma che quei numeri non dicono nulla. "Gli unique visitor dovrebbero essere proibiti in qualsiasi discorso riguardante Internet" Tutto ciò che quei numeri dicono è che "un sacco di gente ha visto la mia homepage e se n'è andata altrove".
Laddove moltissimi pensatori tecnologici hanno per anni sottolineato l'importanza dell'usabilità, pochi sono riusciti a farne una priorità. Il motivo è semplice, moltissimi di coloro che lavorano sul web, anche con stipendi da superstar o da calciatori sono, soprattutto in Italia, persone che si improvvisano esperte, ma che in realtà poco o nulla sanno. Strano, ma vero. Per rendersene conto basta fare un giro presso i maggiori siti nostrani e concentrarsi sul loro livello di usabilità. Quindi pensare a chi sta dietro questi siti e decide ciò che noi vediamo o dovremmo vedere (visto che spesso finiamo per andarcene e rinunciamo a visitare i siti in questione.
"Sembra quasi che le persone prima debbano fallire e assaggiare l'amara medicina di un progetto fallito prima di ascoltare" dice Nielsen e in questo mi vede ancora una volta completamente d'accordo.
Esiste quindi un sito che soddisfi appieno l'esigenza di usabilitià di cui si è parlato finora?
Di certo Amazon è tra quelli che sorpassano di gran lunga moltissimi altri in merito alla questione usabilità. Insieme a questo troviamo Yahoo, Google e Aol che sono ben piazzati nella scala Nielsen in merito alla facilità d'uso.
Insomma lo scopo di Nielsen e della serie di conferenze che sul tema lo vedranno protagonista in giro per il mondo in questo periodo è quello di far si che lo user-centered design sia al primo posto nell'agenda della new-economy. Il guru ci lascia anche una previsione in proposito: "In futuro, prima di tutto, i siti web saranno disegnati secondo le mie linee guida... per la semplice ragione che se non lo faranno sono morti".
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