Sul diritto d'autore

Pubblichiamo una interessante lettera pervenuta in redazione, rispettando la richiesta di anonimato del mittente.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-11-2000]

Ritengo che la questione del diritto d'autore sia particolarmente ingarbugliata, per il semplice fatto che non è ancor oggi ben chiaro cos'è il diritto d'autore, dove nasce e dove finisce la sua ragion d'essere.

Proprio a causa di questo per definire i termini del problema è utile partire dalle contraddizioni della legge e del fatto in sé. E' stato sovente sollevato il fatto che la pubblicità BSA è palesemente ingannevole, ed è un dato di fatto. Tuttavia spesso si sostiene che la copiatura del software procurerebbe a queste case danni enormi. Viene da chiedersi, data la pignoleria con cui si pretende di quantificare i danni, per quale motivo Microsoft Office 2000 costi circa Lit 6.000.000, quand'è il peggior programma in circolazione. La Microsoft dovrebbe premiare tutti coloro che, in genere i piccoli utenti, hanno fatto senza accorgersene opera di proselitismo copiando i suoi pessimi programmi, elevandoli quasi a standard comune. Probabilmente nessuno acquisterebbe Office se avesse la possibilità di provarlo in anticipo: avete mai provato a usare il documento master in Word? E' fatto, a detta di Microsoft, per gestire documenti enormi e articolati, ma putroppo dopo qualche decina di pagine farà strani scherzi: dunque Office non è in grado di assolvere ai compiti che promette. Provate a utilizzare l'opzione "Numerazione automatica delle figure": non conosco una sola persona che sia mai riuscita a usarla, perché non numera nulla come richiesto. In uno stato dove il cliente ha diritti oltre che doveri, la Microsoft dovrebbe ritirare i prodotti che palesemente sono inutilizzabili.

Passiamo a Excel: dovrebbe servire a elaborare grandi quantità di dati, permettendo di elaborarli in colonne multiple, applicando varie forme di analisi per confrontare i dati. Nulla di tutto ciò: o i dati dell'asse x, oltre che lo stesso range hanno anche la stessa scansione, oppure non c'è verso di sovrapporre le curve (ad es: se io nell'asse X ho un intervallo di 100, e nel 1° caso vado di 10 in dieci, e nell'altro di 5 in 5). E non provate a caricare più di 30000 righe di dati(circa),perché il programma si rifiuterà di trattarli. Esistono società quali Microcal che, molto più discretamente producono programmi potentissimi come Origin dotati di una varietà enorme, ma utilizzabile al 100%, di filtri per elaborazioni in frequenza, nel dominio del tempo, dello spazio, per effettuare filtraggi di segnali sinusoidali con filtri passa -basso, per fare le medie mobili RMS, e chi più ne ha più ne metta. E prende anche 100.000 - 200000 righe in 20-80 colonne senza fiatare, e con un normalissimo Pentium II. Origin costa meno di Excel, ma vale molto di più. Secondo voi un'azienda che faccia simulazioni numeriche anche solo di un banalissimo pezzo meccanico quale prodotto sceglierà?

Passiamo ad altro: attualmente Windows 95 non è più in commercio, Windows 3.11 neppure, ma siamo ancora in molti a non voler cambiare una volta all'anno il computer per adeguarci ai nuovi programmi targati Microsoft (che peraltro non valgono un soldo bucato): dunque se ci serve un programma che giri su macchine vecchie ma valide, in commercio non troviamo più nulla, perché Microsoft deliberatamente non le vende più (scelta commerciale, magari in combutta con chi produce i processori???) e induce le aziende dell'indotto a fare altrettanto con i propri software. Morale: io non posso far altro che copiare il software, ma se lo faccio sono perseguito; diversamente non posso usare il PC perché non è possibile comprare il software legalmente perché non è più venduto.

Ebbene, credo che Microsoft, spalleggiata di fatto dal legislatore, abusi della sua posizione dominante, perché induce l'utente a comperare un PC nuovo per evitare di rientrare nei rigori della legge che è concepita per tutelare gli interessi ingordi di una società scorretta. Perché il garante per la libera concorrenza non interviene? Perché Microsoft può imporre al mercato le sue regole ed agli utenti di PC salate spese per l'aggiornamento del sistema? Perché io, per poter rispettare la legge devo comperare un computer più potente? Perché la legge deve essere applicata se il cittadino in molti casi non può rispettarla? Potremmo richiedere a un russo di aggiornare l'impianto elettrico alle norme di sicurezza se nel raggio di centinaia di km non esiste un solo fornitore di tale materiale? E potremmo essere soddisfatti di multarlo magari con l'arresto perché non adempie a una norma non rispettabile di fatto?

Ma c'è un altro aspetto grave in queste vicende: se il software non è più in vendita, chi lo copia non procura alcun danno alla casa produttrice, perché questa non lo produce e non lo vende, dunque non ci perde nulla, e nulla avrebbe guadagnato dalla non vendita di un non prodotto, e nessun danno procura all'autore perché se il prodotto non viene venduto nei negozi, l'autore non riceverebbe comunque alcun dividendo dalla non vendita del prodotto, e il fatto che il prodotto non sia sfruttato commercialmente dall'autore significa che a questo non interessa proprio il prodotto lo sfruttamento economico del prodotto in questione, o che almeno non si aspettasse assolutamente un guadagno economico. Pertanto non so come Microsoft possa parlare di perdite se tanto software copiato nel mondo si riferisce a prodotti che non rientrano più nei suoi bilanci: il guadagno Microsoft si è avuto all'atto della vendita all'acquirente, e ora che il processo produttivo si è concluso Microsoft non è più autorizzata a parlare di perdite; eventuali perdite per fraudolenta copiatura possono aversi solo per il software attualmente presente nei negozi.

Non solo: nessuno copiando un software, peraltro non più in vendita, si è mai impossessato della paternità dello stesso che è, si spera, della casa produttrice. Questo dimostra che l'attuale legislazione non tutela affatto il diritto d'autore, ma semplicemente il diritto allo sfruttamento commerciale di un prodotto anche dopo averlo venduto. Infatti il concetto di diritto d'autore è nato, storicamente, nel momento in cui era necessaria una norma che prevedesse la possibilità di esigere che la paternità di un'opera fosse solo del suo autore, e di nessun altro, potendosi così impedire l'appropriazione da parte di terze persone della primitiva concezione di un prodotto. E se io mi fotocopio un libercolo (che magari non è più in vendita) non ho certo tolto all'autore la paternità della sua opera, ma semplicemente la casa editrice ha lucrato un po' meno.

In fondo Daimler Benz ben si guarda dal chiedere a tutti il pagamento dei diritti d'autore sull'invenzione del motore a benzina, ma se si ragionasse come Bill Gates dovremmo pagare la licenza d'uso per l'automobile, e non potremmo assolutamente costruire i pezzi di ricambio eventualmente non presenti sul mercato.

Forse basterebbe che i Bill Gates di questo mondo permettessero di continuare a comperare, legalmente, i programmi più vecchi, ma forse nessuno più comprerebbe computer più potenti e nessuno si troverebbe preinstallato un sistema operativo non richiesto, e magari potrebbe scegliere da sé quello che serve di più....

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (1)

Eduardo
Mano Pesante.... si occorre la mano pesante. Leggi tutto
18-9-2005 01:21

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