Luigi Mattia Bernasconi, dirigente di RTSI, racconta a Zeus News i motivi della cessazione del segnale in Italia.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-08-2006]
Dalla fine di luglio, come previsto, a causa del passaggio sul digitale terrestre delle trasmissioni della Tv della Svizzera Italiana, i telespettatori italiani (tranne una piccola fascia a ridosso della frontiera) non possono più assistere ai programmi di tale emittente; paradossalmente in questo caso il digitale terrestre, anziché favorire il pluralismo televisivo, ha ridotto l'offerta informativa e culturale per i cittadini del Nord Ovest.
Su questa situazione - che ricorda quella venutasi a creare, qualche anno fa, quando il segnale di alcune Tv locali aveva coperto in molte zone il segnale della Tv Svizzera Italiana - abbiamo intervistato Luigi Mattia Bernasconi, responsabile marketing e promozione di RTSI.
Zeus News: Da qualche settimana non è più possibile vedere in Italia i programmi della Tv della Svizzera Italiana, che manca a molti in Italia; a voi invece manca il pubblico italiano?
Zeus News: Ci sono possibilità che la situazione cambi a breve termine?
Bernasconi: "La tecnologia e il mercato evolvono a un ritmo tale che soluzioni soddisfacenti potrebbero prospettarsi se non a breve termine, almeno a medio. Attualmente il segnale digitale terrestre è ricevibile nelle zone vicine al confine e forse anche oltre "per sforamento naturale". Le reti TSI trasmettono anche via satellite, ma la smart card, all'estero, è riservata ai cittadini svizzeri.
Zeus News: Quindi c'entrano i diritti televisivi...
Bernasconi: Il costo dei diritti di trasmissione è l'elemento che ci impone una certa prudenza nella diffusione del segnale oltre frontiera. Qualsiasi soluzione (in questo momento sono aperte diverse ipotesi) dovrà tener conto di questo problema.
Zeus News: Il governo italiano è intervenuto sulla questione. Qual è la posizione del governo svizzero?
Bernasconi: "Ci sono stati interventi da parte di alcuni gruppi e di parlamentari, soprattutto di Lombardia e Piemonte. Quanto al governo ticinese, c'è indubbiamente un interesse sull'argomento, anche su sollecitazione di deputati, ma i suoi margini di manovra sono molto ridotti.
Zeus News: Vi siete fatti un'idea del perché la vostra Tv abbia continuato nel tempo a essere seguita con grande interesse dal pubblico italiano?
Bernasconi: "La nostra impressione è che nel panorama televisivo di lingua italiana TSI sia per certi versi un'emittente che va un po' controcorrente. Non segue le mode e le tendenze del momento, ma cerca di ritagliarsi un suo spazio, di rendersi riconoscibile, puntando su quelli che sono i suoi caretteri distintivi: un'informazione senza fronzoli e una documentaristica di solida tradizione e collocata in orari importanti del palinsesto; senza comunque dimenticare una fiction ricca di prime visioni e un intrattenimento apprezzato forse proprio per la sua sobrietà e prossimità".
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|