I tentativi di phishing più diffusi sono quelli che portano a falsi siti di Poste Italiane.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-04-2007]
Nelle ultime settimane, ogni giorno, saranno arrivate anche a voi almeno tre o quattro email da Poste Italiane o da Bancoposta, che rimandano a siti in cui viene chiesto di aggiornare i dati inserendo password e numero conto corrente, con la minaccia che altrimenti il conto sarà bloccato, sospeso o cessato; magari, alcuni vi sollecitano a farlo al più presto perché non avete ancora risposto ai numerosi avvisi già inviati. Le email sono apparentemente impeccabili, con i colori sociali e il logo Poste Italiane identico a quello vero.
Si tratta sempre di tentativi di phishing, cioè di carpire in modo fraudolento i vostri dati riservati e personali, che non dovete mai comunicare a nessuno, di correntisti postali, e non importa se, spesso, chi li riceve non è titolare di un conto corrente postale.
Il phishing contro le Poste è quello più diffuso, anche secondo il portale Anti-phishing Italia, che ha pubblicato un rapporto trimestrale sul fenomeno relativo ai primi mesi di quest'anno. Il fenomeno è in continuo aumento: una media di due casi al giorno, con un incremento dell'1,175% rispetto allo stesso periodo del 2006. L'87% delle e-mail phishing è targato Poste Italiane.
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