Assegnati i premi italiani a quei soggetti o a quelle tecnologie che più hanno danneggiato o minacciato la privacy.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-05-2007]
La cerimonia di assegnazione si è svolta sabato a Firenze, nell'ambito del convegno e-privacy 2007. Dopo una prima fase di selezione, in cui la giuria ha vagliato oltre sessanta nomination inviate dal pubblico precedentemente, si era arrivati a una rosa di tre finalisti per ciascun "premio" (in negativo). Sabato sono stati premiati i peggiori, ossia quei soggetti o a quelle tecnologie che più hanno danneggiato o minacciato la privacy.
Premio "Lamento del Popolo": Telecom Italia (il premio viene assegnato a chi riceve piu' nomination). Il vincitore ha totalizzato 12 nomination su 50, con grande distacco rispetto al secondo in graduatoria di "lamentazioni". Il caso Tavaroli & C e' stato indubbiamente una eccezionale violazione della privacy degli italiani, e il presunto coinvolgimento dei livelli dirigenziali e' senz'altro meritorio del premio. Le peripezie giudiziarie e le manovre finanziare hanno comunque "aggravato" la situazione di Telecom Italia e agevolato la vittoria.
Premio "Peggiore ente pubblico": Comune di Milano. Il Comune di Milano e' stato premiato per aver installato una moltitudine di telecamere nella citta' di Milano, cominciando dai parchi pubblici, e perche' le telecamere appese ai lampioni non portano nessun cartello con l'indicazione di chi tratta i dati raccolti. Ma la motivazione piu' importante e' dovuta a una recente sponsorizzazione di un'iniziativa privata che propone ai commercianti milanesi un rimborso del 50% per l'installazione di telecamere sul loro pezzo di marciapiede. Il depliant dell'iniziativa suggerisce che la sorveglianza sara' effettuata da polizia e carabinieri invece che da privati. L'iniziativa viene cosi' giustificata da un importantissimo rappresentante del Comune: "La percezione di una maggiore sicurezza sia una sfida rilevante e una delle leve principali per migliorare ulteriormente la qualita' della vita di Milano e dei milanesi".
Premio "Tecnologia piu' invasiva": Google. Brin, uno dei fondatori di Google ama ripetere ai suoi dipendenti (o almeno cosi' si dice) "Don't be evil." "Non fate i cattivi". E' diventato ormai lo slogan aziendale. L'ammirazione generale per Google e i servizi che rende e il suo successo come azienda non puo' rendere pero' insensibili alla sua realta', ai suoi scopi e ai suoi progetti. Ogni ricerca, ogni e-mail, ogni post in Google Groups viene registrato e analizzato, anche se nominalmente in modo anonimo, e le analisi fatte volgono alla profilazione del navigatore. Dopo la Acxiom, che pero' non offre servizi gratuiti e lo ammette chiaramente, e' l'entita' al mondo potenzialmente piu' pericolosa per la privacy. Il recentissimo acquisto di DoubleClick.com, gigante dell'advertising e della profilazione online, che ingigantisce le potenzialita' di data mining di Google, sembrerebbe che il motto possa ora diventare "Don't be evil, buy the Devil!".
Premio "Bocca a stivale": Paolo Gentiloni - Ministro delle Comunicazioni. Ministro delle comunicazioni e politico di primo piano, ritiene che le intercettazioni siano un problema solo se divengono pubbliche o se i giornalisti ne fanno usi "non graditi" , non se ne vengono fatte troppe o addirittura su tutti i cittadini italiani. "Le intercettazioni sono strumento di indagini che come tale non si puo' eliminare, e' nel loro diventare pubbliche che nasce il problema. I giornali dovrebbero fare una prima scrematura" - ha detto ancora - "anche se non glielo puo' imporre la legge." "Altra questione e', invece, quella delle intercettazioni illegali nel quale caso cioe' e ci deve essere un atteggiamento piu' severo." "Ai giornalisti in ogni caso, direi che, se anche filtrano dagli uffici giudiziari bisognerebbe pubblicarle se hanno rilevanza per le indagini." Sulle intercettazioni "scomode" ai politici ha detto ogni tipo di banalita' dimostrando di avere scarsa competenza sul tema privacy e libertà di stampa.
Premio "Minaccia da una vita": Parlamento italiano. Il Parlamento italiano e' stato premiato per avere approvato in fretta e furia una legge contro le intercettazioni abusive e la loro diffusione solo quando i parlamentari si sono visti in pericolo personalmente. Mirabile esempio di senso civico e interesse per la tutela dei diritti della cittadinanza. Nelle attivita' del Parlamento la difesa della privacy degli italiani non e' mai centrale; dal progetto del prelievo del DNA ai criminali di Mastella fino alle scarsissime risorse dedicate al Garante, il Parlamento dimostra anche in questa legislatura di non ritenere la privacy un elemento centrale della società dell'informazione in cui si diffondono le nuove tecnologie. Di converso il Parlamento si e' quasi sempre mostrato sensibile alle istanze delle lobby dei contenuti e degli editori, approvandone leggi e mozioni draconiane a larghissima maggioranza. In generale il Parlamento ha sempre dimostrato molta miopia sulle questioni tecnologiche. Quasi tutti i suoi membri rifiutano di informarsi (perche' e` una cosa "per tecnici") e poi passano norme scritte dalle aziende senza preoccuparsi di valutare gli effetti sul cittadino.
Premio (positivo) "Eroe della Privacy": Maurizio Turco. Deputato della Rosa nel Pugno in questa legislatura, ha presentato il DDL n.1728 contro la Data Retention "Norme in materia di raccolta, uso, conservazione e cancellazione di dati georeferenziati o cronoreferenziati, contenenti identificatori univoci di utente, effettuata mediante apparecchiature automatiche" proposto dal Progetto Winston Smith. Si tratta dell'unico atto legislativo compiuto nell'ultimo anno in favore della privacy dei cittadini italiani. Differisce da altre attivita' in quanto non cerca di normare principi generali o di tappare buchi che altri hanno aperto, ma di agire in modo proattivo sui motivi che spingono alla data retention anche quando non e' obbligatoria per legge col fine di scoraggiarla, e quindi ridurne la dimensione e la tendenza alla crescita. Il DDL n.1728 ha oggi bisogno di promotori e difensori durante il suo iter parlamentare; il premio meritatamente assegnato all'on. Turco per la sua iniziativa e' anche l'auspicio del un suo futuro supporto al DDL al fianco dei promotori.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
|
|
|
||
|