Banda larga e privacy nei programmi elettorali di Pd e Pdl

Veltroni nel suo programma elettorale dà priorità alla diffusione della banda larga, mentre Berlusconi alla tutela della privacy nelle comunicazioni.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 03-03-2008]

Per Veltroni "la banda larga deve essere come la luce e l'acqua", cioè un bene di prima necessità, da diffondere e garantire in ogni parte d'Italia.

Si tratta di una delle priorità dello snello programma elettorale del nuovo Pd, anche se, come spesso accade, una volta enunciato nel programma l'obbiettivo, si trascura il modo con cui si dovrà raggiungere: cioè se con un'iniziativa diretta del pubblico, incentivando i privati o con partnership pubblico-privato come sta accadendo nella maggior parte delle regioni italiane, rette dal centrodestra o dal centrosinistra.

Purtroppo, la costruzione di una rete diffusa e accessibile a tutti a banda larga è messa in forte connessione con le necessità della videosorveglianza, con una rete diffusa di videocamere per la sicurezza, dando un'eccessiva importanza a questo strumento, trascurandone gli aspetti problematici per la privacy dei cittadini. In questo il programma del maggiore partito di centrosinistra non si differenzia da quello di molte amministrazioni locali di centrodestra.

La proposta elettorale di Silvio Berlusconi e del suo Pdl è invece poco sensibile al problema della diffusione della banda larga ma, forse per le sue anche recenti vicissitudini personali, molto attenta al problema della tutela della privacy nelle comunicazioni, limitando i casi in cui si possa ricorrere alle intercettazioni su richiesta dell'autorità giudiziaria.

Si tratta di una conversione tardiva al tema della privacy, poiché Berlusconi e i suoi, durante l'esperienza di governo, hanno varato una legislazione distruttiva della privacy dei cittadini, allo scopo (secondo loro) di combattere il terrorismo, consentendo la conservazione per tempi troppo lunghi dei dati delle telefonate e della navigazione Internet.

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Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 9)

Che i costi siano ormai decenti avrei dei fortissimi dubbi: in Francia si spende mediamente la metà. Io credo che la politica debba intervenire il meno possibile sulla questione: adesso che l'asta per il Wi-Max è terminata, aspettiamo di vedere se finalmente l'imprenditoria privata italiana sarà in grado di stare al passo coi tempi.
9-3-2008 18:15

Ecco: se il mondo girasse per il verso giusto, ti saresti guadagnato un posto da sottosegretario all'innovazione tecnologica. Via il canone della RAI, ma alla stessa e in esclusiva i proventi delle consulenze tecniche (e manutenzione reti) sarebbe un'idea da portare fino in fondo, invece delle chiacchiere che si sentono da questi e da... Leggi tutto
3-3-2008 21:01

Vista la vicenda di Europa7 mi sembra quantomeno ipocrita quest'affermazione Leggi tutto
3-3-2008 12:15

Purtroppo, beata verità... :roll: Leggi tutto
3-3-2008 10:31

Comunque la giri, son le solite promesse dei politici, beato chi ci crede.
3-3-2008 10:29

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