CD anticopia, fregati solo gli onesti (quinta parte)

Vi sarà forse venuto da pensare che io via stia istigando alla pirateria; dopotutto questi signori discografici hanno il diritto di salvaguardare il loro investimento, no? Che male c'è nel proteggere i CD, se tanto suonano correttamente?



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-08-2001]

Leggi la quarta parte

Invece il male c'è, eccome, e non sto istigando nessuno a piratare "vu vu vu mi piaci tu" per distribuirla al mondo intero a scrocco. Sto semplicemente difendendo i vostri (e miei) diritti di consumatori onesti.

Se comprate un CD, avete il sacrosanto diritto di farne una copia per uso personale. Ci sono vari ottimi motivi per farla:

-- Danneggiamento. Anche all'utente più attento può capitare di graffiare o impolverare un disco. Se il graffio è grave, il CD diventa illeggibile e vi tocca ricomprarlo. Se invece ne avete fatto una copia e la suonate, lasciando al sicuro l'originale, un graffio è un problema facilmente risolvibile: basta fare una nuova copia.

-- Furto. Molti tengono i CD preferiti in auto, nello zainetto o comunque se li portano in giro. Che succede se ve li rubano? Tenete presente che ai prezzi di oggi, un porta-CD da dieci posti contiene quattrocentomila lire di musica. Un bel danno. Se invece andate in giro con le copie, lasciando gli originali a casa, in caso di furto vi basta rimasterizzarli (costo: diecimila lire). Naturalmente, se ve li rubano in strada e anche a casa, siete davvero sfigati, ed è risaputo che nulla può la mera tecnologia contro la primeva sfiga.

-- Rarità. Avete CD assolutamente introvabili, fuori produzione o comunque rari: se li danneggiate o li perdete, non avete alcun modo di recuperarli, neanche pagando. Non potete andare da una casa discografica e chiedere una ristampa: vi ridono in faccia. Per cui ha molto senso duplicare l'originale e ascoltarsi la copia.

-- Riversamento MP3. Circolano parecchi lettori MP3 portatili (vergognosamente cari), e molti utenti di PC riversano in MP3 i propri CD per poterli ascoltare su questi lettori, oppure riversano sul proprio computer la loro intera collezione di musica, trasformando il PC in un juke-box. Mi sembra che questo sia un diritto chiaro ed evidente, che nulla toglie dalle tasche dei discografici. Ma i sistemi anticopia impediscono (o vorrebbero impedire) anche queste copie legittimissime.

Secondo i discografici, insomma, se volete ascoltare la stessa musica in auto e in casa, dovete comprarvi i CD due volte, oppure portarvi a spasso una valigetta piena di dischi. Se perdete o graffiate un vostro CD, dovete ricomprarlo: pagare e tacere.

Leggi la sesta parte

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Paolo Attivissimo

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