La Telecom secondo Tronchetti Provera: le prospettive di sviluppo di Telecom Italia nel nuovo piano industriale presentato agli investitori dal suo nuovo Presidente e dal nuovo gruppo dirigente. Quali linee di sviluppo, quali le novità e i problemi aperti.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-10-2001]
Dopo l'Ok dell'Antitrust europeo, che ha dato tutto il tempo necessario a Benetton per cedere la rete a fibre ottiche della società Autostrade e la partecipazione a Blu nella telefonia mobile, il nuovo Presidente di Telecom Italia Tronchetti Provera ha potuto presentare agli investitori il suo Piano Industriale per il principale gestore telefonico italiano.
Il parere sul Piano che il mercato ha dato (in chiusura dei mercati già giovedì e nella giornata di venerdì) è più che lusinghiero, con forti rialzi per tutte le aziende del Gruppo Telecom.
I mercati, soprattutto di questi tempi difficili, sono più che contenti quando si hanno notizie chiare sulla vita futura delle aziende e quando queste notizie riguardano cessioni di aziende che possono portare a ridurre il debito dell'Olivetti, che controlla Telecom, e ad aumentare la redditività complessiva della telefonia targata Telecom: non a caso il rialzo più forte è stato quello della società immobiliare di Telecom. Il Piano prevede cessione di immobili per 2.000 miliardi, sono gli stabili della Telecom, prestigiosi palazzi siti nel centro storico di tutti i capoluoghi di provincia italiani, svuotati dall'avvento del digitale e dalla riduzione degli organici.
Per quanto riguarda la telefonia fissa, la scelta è di concentrare il proprio impegno unicamente nell'ambito nazionale: ciò significa la cessione delle attività in Francia, del controllo di Telecom Austria, della controversa partecipazione a TeleKom Serbia, nonchè la ristrutturazione delle presenze nella telefonia fissa in America Latina. C'è una evidente continuità con la precedente gestione Colaninno, che non voleva sentire parlare di alleanze con partner stranieri.
Telecom Italia punta a difendere il suo primato nella telefonia fissa in Italia e a farlo da sola, senza aiuti. Ma è questo realisticamente possibile? Da una parte è vero che la forte crisi finanziaria che attraversa le altre Telecom europee (da Bt a France Telecom, per non parlare di Deutsche Telecom) fa presumere che ognuno rimanga a casa sua a leccarsi le ferite.
Potrebbero essere fondate, invece, le ipotesi di un'alleanza, con la partecipazione dei dinamici e aggressivi spagnoli di Telefonica, e con la suddivisione degli ambiti di competenza in Europa? Telefonica, oggi, è presente in Italia insieme a Fiat.
Una strategia di difesa, tutta chiusa nel giardino di casa, non può essere comunque una strategia valida nel medio-lungo periodo; forse, tale strategia rappresenta solo un attendismo, utile a capire come andranno le cose e quindi come muoversi.
Leggi la seconda parte - Il mercato italiano e quello internazionale
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|