Come il Web cambia la politica

Il Web trasforma la politica, i suoi luoghi e i suoi linguaggi, le sue tecniche di comunicazione e, nel contempo, è uno specchio fedele delle sue vicende e dei suoi protagonisti.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-12-2001]

Tra chi ha più creduto, non solo in Italia, nel ruolo del Web per rilanciare una politica spesso asfittica nelle sue dimensioni partecipative, sono stati certamente i Radicali.

Il partito di Marco Pannella è stato il primo in Italia a credere in Internet, non solo fra i partiti ma in genere, attraverso il suo Network telematico Agorà, fra i primi Internet Provider a nascere.

Oggi, il Partito Radicale è l'unico fra i partiti italiani ad avere riservato una quota dei componenti dei suoi organismi direttivi all'elezione tramite il Web: versando on line la quota di iscrizione, ci si poteva autocandidare ed eleggere altri candidati emersi direttamente dal Web.

L'utilizzo del Web è evidentemente naturale in un movimento politico, particolarmente sensibile alla visibilità mediatica, il primo per cui si è parlato di politica-spettacolo, che ha fatto un uso massiccio della sua Radio, tanto da farla diventare un'istituzione ed una tribuna aperta, che rivendica continuamente accesso ai media.

I Radicali fanno discutere spesso per loro le posizioni eterodosse in materia di spamming: infatti sono contrari a una legislazione anti-spamming, e sono critici nei confronti delle cosidette "crociate" anti-pedofilia nel Web, in nome di un'ispirazione radicalmente libertaria.

Collegato ai Radicali merita una menzione il bel sito Nessuno tocchi Caino, un sito specializzato nella battaglia contro la pena di morte.

Anche il partito del Presidente del Consiglio Berlusconi non disdegna l'uso politico del Web: il sito di Forza Italia è riconosciuto da molti come uno dei siti migliori per interattività; basti vedere il sostegno a colpi di e-mail alle battaglie di questo movimento politico, oppure il concorso per il miglior correttivo satirico dei poster elettorali di Berlusconi, indetto dallo stesso sul sito, durante le elezioni.

I Ds invece hanno tenuto una discussione animatissima su Internet, in occasione del loro recente congresso, ma non sul loro sito: la discussione è avvenuta sul sito del Corriere della Sera, con migliaia di interventi di semplici militanti e di autorevoli esponenti.

Chi vuole invece discutere liberamente, fuori dai confini partitici ufficiali, ma nell'ambito comunque di chi la pensa come lui, trova in Politica on line Forum per tutti gusti: generale ed aperto a tutti, per i simpatizzanti del CentroDestra, del CentroSinistra, della Lega, dei Radicali.

La Destra di Alleanza Nazionale ha un suo punto di riferimento forte nel Web in Destra.it, la rivista telematica diretta, fino al momento dell'assunzione dell'incarico di governo, dall'attuale Ministro delle Comunicazioni Gasparri.

Rutelli, per canto suo, vuole che la sua Margherita si caratterizzi da subito come un movimento moderno e punta ad utilizzare la Rete per costruire e strutturare meglio il suo partito in fieri.

Infine per chi sta fuori dalla Politica ufficiale ed ufficiosa il Network telematico alternativo dei No-Global con le sue molte edizioni, fra cui quella in italiano: Indymedia, per chi "non vuole odiare i media ma farsi media", ultima frontiera della cultura alternativa.

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Pier Luigi Tolardo

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