Save The Children lancia una campagna online per chiedere al Governo misure immediate a sostegno dell'infanzia e delle famiglie.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-06-2012]
Quando si parla di "aiuto ai bambini che vivono in povertà" si tende a pensare a realtà lontane, localizzate in quelli genericamente definiti come "Paesi poveri" o, al più, "emergenti".
In realtà, come ricorda l'associazione Save The Children, l'emergenza è più vicina di quanto si pensi: in Italia quasi 1 bambino su 4 vive infatti in condizioni definite "di povertà relativa".
Il fatto che di tale realtà generalmente non si parli è il cuore della campagna Ricordiamoci dell'Infanzia lanciata proprio da Save The Children; l'iniziativa tuttavia non si limita a essere un grido d'allarme ma pretende risposte concrete e impegni misurabili.
I dati presenti nel rapporto Il Paese di Pollicino, d'altra parte, parlano chiaro: rispetto al 2006 il numero dei bambini a rischio povertà (che cioè vivono in famiglie con un reddito troppo basso per garantire loro un sano e completo sviluppo fisico, psichico, intellettuale e sociale) in Italia è salito del 3,3%, arrivando al 22,6%; tale percentuale arriva addirittura al 28,5% nel caso di figli di madri sole e se il capofamiglia ha meno di 35 anni.
Una situazione del genere, che registra le situazioni peggiori al Sud e nelle Isole (dove i bambini a rischio povertà sono rispettivamente il 40% e il 44,7%) richiederebbe seri interventi a favore delle famiglie e dell'infanzia, ma nel nostro Paese in questo senso si investe solo l'1,3% del PIL (la media europea è del 2,2%). L'articolo continua dopo il video.
Ecco che si spiega dunque il senso di Ricordiamoci dell'Infanzia: ricordare a chi ha il potere di intervenire «le speranze, i sogni, la sensibilità che aveva da bambino» come spiega Valerio Neri, direttore generale di Save The Children Italia.
Aderendo all'appello si sostengono i quattro pilastri che costituiscono le proposte dell'associazione: programmare interventi per il sostegno alle famiglie in condizioni di povertà estrema; creare servizi per il sostegno alla genitorialità (in particolare con un piano d'investimenti straordinario per gli asili nido); introdurre misure di sostegno al lavoro femminile e favorire la riconciliazione tra lavoro e famiglia (per esempio creando un fondo di garanzia per le mamme imprenditrici); valutare l'impatto sull'infanzia di ogni nuovo provvedimento legislativo.
In aggiunta all'appello online, lo scorso 25 maggio Save The Children ha organizzato a Roma, in piazza san Silvestro, un evento per rivolgersi direttamente al governo e al quale hanno partecipato circa 1.000 persone, tra cui le personalità della cultura e dello spettacolo che hanno aderito alla campagna.
Qui sotto, le foto dell'evento del 25 maggio.
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