Il famoso crittografo Bruce Schneier dà alcuni consigli preziosi per trasformarsi in esperti di sicurezza.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 24-07-2012]

La sicurezza informatica è più di un hobby: per gli utenti comuni è una necessità, per alcuni una passione, per altri una sfida.
Diventare veri esperti in questo campo, inoltre, può essere un buon punto di partenza per trovare un posto di lavoro; il problema è: come si fa a diventare degli esperti?
Brian Krebs l'ha chiesto a Bruce Schneier, crittografo di fama mondiale e certamente una delle persone più adatte a spiegare da che parte iniziare se ci si vuole occupare di sicurezza.
I punti chiave sono tre: studio, pratica e dimostrazione.
Lo studio, va da sé, serve ad acquisire le conoscenze necessarie. In questa categoria Schneier fa rientrare non solo i corsi veri e propri, ma anche la partecipazione a conferenze come SANS o Offensive Security e la lettura della grande mole di materiale - sotto forma di libri o interventi sui blog tematici - che la Rete può offrire.
La pratica è un secondo punto indispensabile: la sicurezza informatica si impara mettendo alla prova sul campo le nozioni apprese. «Ciò significa» - spiega Schneier - «usare ciò che si è imparato per configurare sistemi di sicurezza, progettare nuovi sistemi e - certo - violare sistemi esistenti».
Infine, la dimostrazione: una volta diventati degli esperti, se si vuole che questa passione diventi un lavoro, è necessario dimostrare di saperci fare. Non soltanto in un colloquio di lavoro, ma anche tramite canali meno "ufficiali" come un proprio blog, o la pubblicazione di podcast tematici, o la scrittura di documenti per le conferenze, e via di seguito.
Tutte queste, come ammette Schneier stesso, sono tuttavia indicazioni generalmente valide per affrontare qualunque area di studio. Ciò che di specifico la sicurezza informatica richiede è una speciale forma mentis, ossia la capacità di pensare non tanto a come funziona un sistema, quanto a come si possa violare quel sistema.
Si tratta di possedere un'intuizione adatta a scovare i punti deboli di quanto ci si trova di fronte, così da poter notare al volo i potenziali problemi di sicurezza. «È un modo di pensare che non è naturale per la maggior parte della gente. Ma se non si vede il mondo in questo modo, non si noterà mai la maggior parte dei problemi di sicurezza».
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