Decine di migliaia di lavoratori scendono in piazza senza le bandiere sindacali e senza scioperare, un caso unico in Italia.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-11-2016]
Mille lavoratori Tim a Milano sono sfilati, sabato 26 novembre, da piazza Cordusio a piazza della Scala, senza bandiere di nessun sindacato: spiccavano solo le "Giubbe Rosse" dei tecnici di Rete.
Sono fuori dall'orario di lavoro, non in sciopero, nel loro tempo libero, per evitare di dover osservare i servizi minimi e il preavviso di dieci giorni.
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Altri mille hanno fatto altrettanto a Napoli in piazza Plebiscito, altrettanti a Roma e poi ci sono state manifestazioni a Reggio Calabria, a Lecce, a Bologna, a Genova. Sempre con le stesse modalità: manifestazioni senza striscioni sindacali, di nessun sindacato, promosse da un tam tam fatto da lavoratori senza ruolo nelle Rsu elette nel gennaio scorso. La campagna viene rilanciata sui principali social media dagli stessi lavoratori con l'hashtag #iononsonouncosto.
Sono manifestazioni che non si verificavano nel mondo Tim dagli anni '70 per forza e per numero di partecipanti, scavalcando le organizzazioni sindacali che i lavoratori vedono troppo deboli e inclini al compromesso.
Si contesta la disdetta del contratto integrativo Tim: due giorni di ferie in meno all'anno, niente scatti di anzianità, niente più straordinari, niente indennità di mini trasferta per i tecnici di rete: i più arrabbiati, con una riduzione secca di 144 euro netti al mese, per lavoratori spesso giovani che non superano i 1000 euro al mese.
È una reazione ai tagli decisi dal nuovo vertice aziendale. Il nuovo amministratore delegato Flavio Cattaneo in un suo video-discorso ai dipendenti, prima delle manifestazioni, ha criticato l'inerzia delle gestioni precedenti, denunciato un'insufficiente redditività dell'azienda e invitato i dipendenti a non seguire "pifferai magici".
L'Asati, l'associazione dei piccoli azionisti Tim a cui aderiscono molti dirigenti, quadri e lavoratori titolari di azioni, ha scritto una lettera al consiglio di amministrazione chiedendo di intervenire sul management per favorire un clima di maggiore distensione in azienda.
Intanto la Confindustria, al tavolo del rinnovo del contratto nazionale delle telecomunicazioni, chiede maggiori controlli in tempo reale dei dipendenti.
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