Chi paga in contanti continuerà a ricevere invece lo scontrino di carta.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-06-2025]
È approdata alla Camera dei Deputati una proposta per cambiare il modo in cui si consegnano gli scontrini dopo gli acquisti. Depositata dal deputato Saverio Congedo di Fratelli d'Italia in Commissione Finanze, la mozione mira a eliminare l'obbligo di emettere scontrini cartacei per i pagamenti effettuati con strumenti digitali, come carte di credito, bancomat o app di pagamento.
Secondo la proposta i negozianti normalmente invieranno una versione digitale del documento commerciale tramite email o SMS, stampando lo scontrino cartaceo solo su richiesta esplicita del cliente. La misura punta a ridurre lo spreco di carta e a semplificare le transazioni, con un'implementazione graduale a partire dal 1° gennaio 2027.
La proposta prevede infatti una transizione scaglionata: dal 2027, lo scontrino elettronico come opzione predefinita sarà applicato alla grande distribuzione; dal 2028 si estenderà agli esercenti con un volume d'affari superiore a una soglia che sarà definita nella normativa definitiva; infine, dal 2029, coinvolgerà tutti i commercianti. Questa gradualità, secondo quanto riportato, permetterà ai negozi di adattarsi al nuovo sistema, che richiede registratori di cassa e POS collegati in Rete per memorizzare e trasmettere i dati al Fisco. In realtà alcuni esercenti, come catene di supermercati o ristoranti, già offrono l'opzione di ricevere scontrini digitali, ma la scelta è attualmente discrezionale.
I vantaggi della proposta, sottolineati dai promotori, includono una riduzione dell'impatto ambientale, dato l'elevato consumo di carta termica per gli scontrini, spesso gettati subito dopo l'acquisto. Inoltre, i pagamenti digitali sono già tracciati, rendendo lo scontrino cartaceo meno necessario ai fini fiscali. La misura, come dichiarato dai deputati Massimo Milani e Saverio Congedo, vuole combinare attenzione ambientale e innovazione tecnologica, semplificando il rapporto tra esercenti, consumatori e Fisco. Per ora è stato incassato il parere favorevole del Governo e il sostegno trasversale delle opposizioni: ciò suggerisce un ampio consenso politico intorno al tema.
«La carta utilizzata per gli scontrini fiscali non può essere smaltita come la carta comune, in quanto non si tratta di pura cellulosa, ma sono in essa presenti additivi chimici che la rendono non riciclabile la produzione di scontrini cartacei comporta, oltre all'abbattimento degli alberi necessari alla produzione della carta, anche l'utilizzo di enormi quantità d'acqua, con un non trascurabile impatto ambientale» scrivono gli autori della proposta. «Guardando alle esperienze di altre nazioni, diversi Paesi, dalla Francia ad alcuni Stati degli Stati Uniti d'America, hanno reso facoltativa la stampa delle ricevute anche utilizzando, invece di essa, la trasmissione elettronica delle stesse».
La misura potrebbe essere inclusa nella prossima Legge di Bilancio, con disposizioni operative attese a partire dal 2026. Questo passo si inserisce in un contesto più ampio di digitalizzazione, come dimostrato dall'adozione di piattaforme come l'app IO per i pagamenti verso la Pubblica Amministrazione.
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