Inventato a Berkeley, può anche comandare le protesi con estrema precisione.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 26-12-2020]
Diciotto anni fa, tra le tecnologie futuristiche presentate dal film Minority Report c'era il particolare modo con cui il protagonista interagiva con il computer.
Anziché tastiera e mouse, indossava uno speciale guanto tramite il quale i suoi movimenti erano interpretati e tradotti in comandi.
Qualcosa di simile hanno creato ora alcuni ricercatori dell'Università della California Berkeley utilizzando sensori indossabili e un software di intelligenza artificiale.
I sensori rilevano il movimento dell'utente e inviano dei segnali a un apposito chip, programmato con un algoritmo di IA che li traduce in comandi specifici.
I test hanno permesso di operare il riconoscimento di 21 gesti, tra cui l'apertura completa della mano, la sua chiusura a pugno e il pollice alzato.
Per arrivare a questo risultato sono state necessarie diverse sessioni di "addestramento", durante il quale un ricercatore ripeteva più volte il medesimo gesto; così facendo l'algoritmo imparava a riconoscerlo, inserendo le nuove informazioni all'interno del proprio modello fino a identificarlo anche qualora occorressero delle variazioni, come per esempio una diversa posizione del braccio rispetto al modello iniziale.
«Quando si vogliono contrarre i muscoli» - spiega Ali Moin, uno dei ricercatori - «il cervello invia dei segnali fino alle fibre muscolari nelle mani e nelle braccia. In sostanza, ciò che i sensori rilevano è questo campo elettrico. Non è un sistema precisissimo, nel senso che non siamo in grado di rilevare quali fibre vengano attivate, ma con un'alta densità di elettrodi possiamo riconoscere certi schemi».
«Nel riconoscimento dei gesti» - aggiunge ancora Moin - «i segnali cambiano nel corso del tempo, e ciò può influire sulle prestazioni del modello. Siamo stati in grado di aumentare di molto la precisione della classificazione aggiornando il modello sul dispositivo».
L'intero procedimento avviene nel chip: non è necessario collegarsi a un computer esterno per l'elaborazione dei dati e la loro interpretazione. Ciò consente di sviluppare degli apparecchi indossabili portatili, ampliando in maniera significativa il campo d'applicazione.
Non si tratta infatti soltanto di trovare un modo futuristico per impartire comandi a un computer: i ricercatori vedono la loro invenzione come un modo per controllare con precisione le protesi e per sostituire certi sistemi di controllo che oggi diamo per indispensabili.
Per esempio si spingono a ipotizzare uno scenario in cui nelle auto non è più necessario un volante, poiché la direzione viene impostata tramite il movimento delle braccia.
Qui sotto, un video dimostrativo.
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