Solo la donna di cui si è innamorato via Internet potrà donargli il denaro necessario al viaggio di ritorno. E qualcuno c'è cascato.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-10-2022]
Un bravo truffatore deve essere audace, creativo e affascinante: in caso contrario, la vittima rischia di mangiare la foglia prima che il piano sia giunto in porto.
Il truffatore che ha ingannato una sessantacinquenne giapponese è stato tutto questo, sebbene sicuramente aiutato dall'ingenuità della sua vittima, e solo l'avidità ha consentito a quest'ultima di rendersi infine conto del raggiro.
Tutto inizia lo scorso 28 giugno, quando la donna e il truffatore si incontrano su Instagram dando il via a una "storia romantica virtuale" in cui lui non solo le professa il suo amore ma le racconta anche di essere un cosmonauta russo di stanza sulla Stazione Spaziale Internazionale, e le promette di sposarla non appena tornato sulla Terra per vivere con lei in Giappone.
La romantica figura del cosmonauta perdutamente innamorato è anche la base della truffa. Il poveretto afferma infatti di essere bloccato sulla ISS e di avere bisogno di denaro per pagarsi il «biglietto di ritorno»; in caso contrario, il sogno d'amore non potrà mai realizzarsi (e presumibilmente l'uomo passerà il resto della propria vita in orbita).
Così la donna si intenerisce e, tra il 19 agosto e il 5 settembre, invia quattro bonifici per un totale di 4,4 milioni di yen (oltre 31.000 euro) al conto indicato dal truffatore, il quale però continua a chiedere ulteriore denaro; è solo a questo punto che, nella vittima, inizia a sorgere il sospetto che qualcosa non vada.
A voler ben vedere, i segni che le cose non stavano proprio come le raccontava il sedicente naufrago dello spazio c'erano tutti: una volta, per esempio, aveva affermato che non aveva potuto inviare messaggi per un certo tempo a causa della cattiva ricezione del cellulare sulla Stazione Spaziale.
In effetti, la ricezione lassù è davvero pessima, dato che non c'è: tutte le comunicazioni avvengono tramite i satelliti controllati dalle varie agenzie spaziali coinvolte nella missione corrente.
La menzione della necessità di comprare un «biglietto di ritorno» avrebbe però dovuto essere il segnale più evidente della falsità del preteso cosmonauta: tutti sanno - o dovrebbero sapere - che il personale della ISS viene lì inviato a spese dei governi e che, sebbene esistano voli privati, nessuno finora ha mai venduto biglietti di sola andata per lo spazio.
La donna, dal canto proprio, giustifica la propria credulità spiegando che lui le inviava parecchie foto che ritraevano la Terra vista dall'orbita, e che continua a citare i nomi di enti quali la NASA e la JAXA (l'Agenzia Spaziale Giapponese).
In ogni caso, dopo aver sborsato oltre 4 milioni di yen, la donna si è finalmente rivolta alla polizia, che ha avviato un'indagine per quella che ha definito «una truffa romantica internazionale», circa la quale non ha però rilasciato ulteriori dettagli oltre a quelli che abbiano già riportato.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|
Gladiator