Chi si iscriverà al programma ESU riceverà ancora gli aggiornamenti di sicurezza, ma dovrà pagare un abbonamento.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-12-2023]
Tutti ormai dovrebbero sapere che il supporto a Windows 10 cesserà nell'ottobre del 2025: già ora questa particolare versione del sistema operativo non riceve più aggiornamenti delle funzionalità, ma tra poco meno di due anni non riceverà nemmeno gli aggiornamenti di sicurezza.
Poiché Windows 11 ha introdotto importanti limitazioni all'hardware su cui può essere installato, per molti utenti ciò può significare una cosa soltanto: la necessità di sostituire il proprio (magari perfettamente funzionante) Pc nel prossimo futuro.
Ora però Microsoft ha annunciato che esiste una via alternativa all'abbandono dei PC con Windows 10: il programma Extended Support Updates (ESU).
Se l'acronimo suscita qualche ricordo il motivo sta nel fatto che si tratta dello stesso adoperato ai tempi della fine del supporto a Windows 7, che ancora per tre anni dopo la cessazione ufficiale del supporto ha continuato a fornire gli update di sicurezza.
Il programma ESU per Windows 7 era dedicato alle aziende ed era a pagamento; questa seconda caratteristica non è cambiata nella versione per Windows 10, ma questa volta il programma è stato aperto anche agli utenti comuni.
La versione inglese (quella italiana non è stata ancora aggiornata) della pagina dedicata alla durate del supporto per Windows recita infatti: «Se siete un utente individuale o un'organizzazione che voglia continuare a usare Windows 10 dopo la fine del supporto il 14 ottobre 2025, avrete la possibilità di iscrivere il PC al programma a pagamento Extended Security Updates».
In questo modo il computer continuerà a ricevere gli aggiornamenti che Microsoft definirà Critici e Importanti in cambio di una quota annuale, la cui consistenza deve però ancora essere definita, così come non è stata ancora decisa la durata del supporto esteso.
La decisione di varare il programma ESU per le aziende non stupisce più di tanto, mentre invece coglie di sorpresa la sua estensione agli utenti domestici: forse Microsoft si è resa conto dell'elevato numero di computer attualmente funzionanti con Windows 10 che semplicemente non verranno aggiornati a Windows 11 (o magari a Windows 12) dopo il 14 ottobre 2025 e che gli utenti continueranno a usare senza cura per la propria protezione, e ha deciso di rimediare al problema di sicurezza incassando allo stesso tempo qualche abbonamento.
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Homer S.