Android e ChromeOS si uniscono: Google annuncia la fusione per sfidare Apple



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-07-2025]

La possibilità era nell'aria da tempo e ora è arrivata la conferma: Sameer Samat, presidente della divisione Android Ecosystem di Google, ha confermato ufficialmente che ChromeOS, il sistema operativo alla base dei Chromebook, sarà completamente integrato in Android. Ci sarà un'unica piattaforma per smartphone, tablet, laptop e dispositivi pieghevoli. L'annuncio è arrivato durante una conversazione con un giornalista di TechRadar: «Stiamo combinando ChromeOS e Android in un'unica piattaforma, e sono molto interessato a come le persone usano i loro laptop oggi e cosa riescono a fare».

Questa dichiarazione rappresenta la prima conferma pubblica di un progetto che era già stato anticipato a novembre 2024, quando Google aveva iniziato a integrare componenti chiave di Android in ChromeOS. L'obiettivo è chiaro: creare un sistema operativo versatile e capace di funzionare in modo fluido su una vasta gamma di dispositivi, dai telefoni ai laptop; si vuole migliorare la compatibilità delle app e l'integrazione con le funzionalità IA di Google come Gemini.

Il modello ispiratore è l'ecosistema Apple: nonostante le differenze tuttora esistenti tra macOS e iOS (o iPadOS), la convergenza è un dato di fatto. La capacità di offrire un'esperienza coerente è una caratteristica in grado di attirare gli utenti: Google vuole proporre qualcosa di analogo.

Questo processo, descritto come un progetto pluriennale da Android Authority, sfrutterà le recenti innovazioni di Android 16. Esso include funzionalità orientate al desktop come il supporto per finestre ridimensionabili, la gestione di display esterni e un terminale Linux. Questi miglioramenti mirano a colmare il divario tra Android, tradizionalmente ottimizzato per dispositivi mobili, e ChromeOS, progettato per la produttività su laptop e tablet.

L'integrazione promette di portare su Android le caratteristiche di ChromeOS, come la gestione fluida di finestre multiple e il supporto per estensioni di Chrome; si vogliono rendere più versatili i futuri Chromebook - e i dispositivi simili. Uno degli obiettivi principali di questa unificazione, come sottolineato da Samat, è migliorare l'esperienza utente attraverso una maggiore coerenza tra dispositivi. Gli utenti potranno accedere a un'unica libreria di app Android, eliminando le attuali discrepanze tra le applicazioni ottimizzate per ChromeOS e quelle per smartphone o tablet. La fusione consentirà a Google di concentrare le risorse di sviluppo su un'unica piattaforma, semplificando gli aggiornamenti e accelerando l'integrazione di funzionalità AI.

Per esempio, Gemini potrà essere implementato in modo nativo su telefoni, tablet e laptop, offrendo strumenti come la sintesi di documenti o la pianificazione automatica direttamente dall'ecosistema Android. Ciò potrebbe rendere i tablet Android più competitivi rispetto all'iPad, che domina il mercato con una quota del 54,79% secondo i dati di ottobre 2024.

Tra i rischi di questa rivoluzione c'è quello della frammentazione, già visto in ambito Android puro. Se i produttori di dispositivi come Samsung o Lenovo inizieranno a personalizzare la versione desktop di Android, i futuri Chromebook potrebbero soffrire di incoerenze, con bloatware o esperienze utente diverse a seconda del marchio.

Un altro aspetto critico riguarda l'impatto sugli sviluppatori. La fusione semplificherà il lavoro di chi crea app, consentendo loro di concentrarsi su un'unica piattaforma invece di dover ottimizzare il codice per due sistemi separati. Tuttavia molte app Android attuali non sono pensate per funzionare su schermi grandi: la sfida sarà garantire che le app funzionino altrettanto bene su un dispositivo Android quanto su un Chromebook tradizionale; questo dovrà valere a partire da quelle più usate e orientate alla produttività come Google Sheets.

Al momento non c'è un'indicazione circa i tempi necessari alla transizione: dato che l'annuncio è ormai pubblico, è probabile che Google non voglia attendere troppo e potremmo aspettarci delle novità in questo senso già nel corso del prossimo anno. A quel punto il mercato di tablet, smartphone e laptop potrebbe andare incontro a un'interessante evoluzione.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Approfondimenti
Fuchsia, il nuovo sistema operativo di Google

Commenti all'articolo (3)

La vera convergenza si ottiene costringendo il mercato a vendere solo un tipo di prodotto ad un prezzo folle e tagliando fuori tutti gli altri. Non è questione di tecnologia, ma di lobbismo. Cinico, ma vero.
16-7-2025 08:46

La convergenza è roba difficile, Apple cerca di farla da decennio senza riuscirci completamente per le differenze intrinseche dei modelli, mentre Microsoft ci punto con Windows 10 nel 2014 a fondere Tablet, PC, Server, Netbook e Smartphone in un unico ambiente fallendo, quindi bisogna osservare con attenzione cosa pensano di fare in... Leggi tutto
15-7-2025 19:38

{Ulissio}
Conunque sia sopra un pc portatile, piccolo o grande che sia, io continuo a preferire una normale distribuzione Linux. Solamente per arm vedo ancora poca roba.
15-7-2025 08:32

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Quale tra queste tecniche diffusamente utilizzate dagli hacker ti sembra la più pericolosa?
1. Violazione di password deboli: l'80% dei cyberattacchi si basa sulla scelta, da parte dei bersagli, di password deboli, non conformi alle indicazioni per scegliere una password robusta.
2. Attacchi di malware: un link accattivante, una chiave USB infetta, un'applicazione (anche per smartphone) che non è ciò che sembra: sono tutti sistemi che possono installare malware nei PC.
3. Email di phishing: sembrano messaggi provenienti da fonti ufficiali o personali ma i link contenuti portano a siti infetti.
4. Il social engineering è causa del 29% delle violazioni di sicurezza, con perdite per ogni attacco che vanno dai 25.000 ai 100.000 dollari e la sottrazione di dati.
5. Ransomware: quei programmi che "tengono in ostaggio" i dati dell'utente o un sito web finché questi non paga una somma per sbloccarli.

Mostra i risultati (2627 voti)
Luglio 2025
Compensi per copia privata, la SIAE alza le tariffe. E vuole tassare anche il cloud
ChatGPT in imbarazzo: con un semplice trucco genera chiavi attivazione Windows
La IA di Google "fa calare il traffico" ai siti web: parte la denuncia alla Commissione Europea
Il frigorifero di Samsung che fa a meno del gas: sfrutta l'effetto Peltier
Il pericolo delle eSIM
SPID, l'addio è ufficiale: il governo punta su CIE e IT Wallet
Bollette gonfiate, le strategie illecite. Scandalo energetico in Italia
Eliza colpisce ancora
Fuga da Windows: in tre anni ha perso 400 milioni di utenti. Preferiti Android, Mac e Linux
Giugno 2025
Windows 10, aggiornamenti gratuiti per tutti. Ma ci sono requisiti da rispettare
Addio, vecchia carta d'identità: è obbligatorio passare alla CIE entro agosto 2026
16 miliardi di nomi utente e password finiscono online: coinvolti anche Facebook, Google e Apple
Tracciamento delle notifiche: ultima frontiera
Amazon stringe sui resi: la finestra scende da 30 a 14 giorni
Passare a Windows 11 è più semplice con Windows Migration. La fine di Windows 10 è già arrivata
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 17 luglio


web metrics