[ZEUS News - www.zeusnews.it - 26-09-2025]
Microsoft ha annunciato un'estensione gratuita del supporto per Windows 10 in tutto lo Spazio Economico Europeo (EEA): consentirà agli utenti di ricevere aggiornamenti di sicurezza critici per un ulteriore anno, fino al 14 ottobre 2026, senza oneri aggiuntivi o requisiti come il backup dei dati su cloud (posto che si mantenga l'accesso con lo stesso account). Questa decisione rappresenta un aggiustamento significativo al programma Extended Security Updates (ESU) inizialmente previsto, che prevedeva per l'appunto costi o vincoli per l'accesso alle patch dopo la fine del supporto ufficiale.
Il programma ESU, come descritto nella documentazione ufficiale Microsoft, si attiva automaticamente a partire da novembre 2025 e fornisce solo aggiornamenti di sicurezza importanti e critici, senza aggiungere funzionalità nuove o assistenza tecnica, per mantenere i dispositivi protetti da vulnerabilità note. Ricordiamo che inizialmente il programma ESU per consumatori prevedeva tre opzioni: un abbonamento a pagamento da 30 dollari (o equivalente locale) per il primo anno, l'uso di 1.000 punti Microsoft Rewards, o un accesso "gratuito" condizionato all'abilitazione di Windows Backup, che sincronizza impostazioni, app e credenziali su OneDrive e richiede un account Microsoft. Questa ultima clausola ha generato critiche: Microsoft è stata accusata di spingere gli utenti verso servizi cloud a pagamento oltre i 5 GB gratuiti, in potenziale conflitto con normative UE. Per le imprese, l'ESU è a pagamento e più esteso: 61 dollari per il primo anno, 122 per il secondo e 244 per il terzo, con copertura fino al 2028 per alcune app legacy come Internet Explorer.
Nonostante le opere messe in campo da Microsoft per promuovere l'upgrade a Windows 11 - gratuito per hardware compatibile tramite Windows Update - la transizione incontra ostacoli hardware: requisiti come il modulo TPM 2.0, Secure Boot e processori recenti escludono molti dispositivi di età compresa tra i 7 e i 10 anni. I dati di Steam indicano che solo il 60% dei gamer usa Windows 11, con il 35% ancora su Windows 10, riflettendo una quota di mercato globale stabile intorno al 50-60% per l'OS più vecchio. A spingere Microsoft verso questa decisione a quanto pare sono state le pressioni di alcune associazioni di consumatori, le lamentele degli utenti, e forse il fatto che il programma ESU gratuito per un anno è comunque già attivo, sebbene con i requisiti di cui dicevamo: estenderlo senza vincoli allo Spazio Economico Europeo, ingraziandosi così la UE, non deve essere costato un grande sforzo.
La svolta per l'Europa pare essere arrivata dopo pressioni da parte di gruppi come Euroconsumers, che in una lettera del 25 settembre ha lodato la decisione come «una vittoria per i consumatori EEA». L'associazione ha argomentato che il requisito di backup violava potenzialmente l'articolo 6 del Digital Markets Act (DMA), che impone pratiche eque nei confronti dei fornitori di servizi digitali, e il GDPR per la gestione dei dati personali. Microsoft ha risposto modificando il processo di accesso all'ESU nell'EEA, eliminando i vincoli e garantendo un'esperienza «sicura e semplificata», come dichiarato da un portavoce: «Stiamo aggiornando il processo di iscrizione per soddisfare le aspettative locali». Questa mossa non si estende al resto del mondo, dove i requisiti originali persistono, né altera la copertura per business, che rimane a pagamento.
Le implicazioni per gli utenti europei sono immediate e pratiche. L'iscrizione all'ESU può avvenire prima o dopo il 14 ottobre 2025, ma è consigliata in anticipo per evitare interruzioni della protezione. Dopo un anno, nel 2026, cesserà anche questa estensione: i dispositivi continueranno a funzionare, ma senza patch saranno vulnerabili. Microsoft raccomanda backup su OneDrive per facilitare migrazioni future, anche se ora non è obbligatorio per l'ESU. È l'aggiornamento cumulativo di settembre 2025 ad abilitare l'accesso all'ESU: Microsoft presto fornirà guide localizzate.
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Homer S.