[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-12-2025]

L'AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) ha concluso un procedimento avviato nei mesi scorsi nei confronti di Eni Plenitude per presunte pratiche commerciali scorrette legate ai rinnovi delle condizioni economiche di fornitura di luce e gas. Secondo l'Antitrust la società avrebbe applicato modifiche contrattuali senza garantire la certezza dell'avvenuta comunicazione ai clienti, che in molti casi hanno scoperto gli aumenti solo al momento della ricezione della bolletta.
Il procedimento era stato avviato nel marzo 2025 dopo numerose segnalazioni di utenti che lamentavano di non aver ricevuto alcun avviso preventivo. L'AGCM ha accertato che, pur avendo inviato le comunicazioni, in decine di migliaia di casi queste non sono state recapitate correttamente, con esiti di tracciamento negativi o problemi tecnici dei corrieri.
La chiusura dell'istruttoria ha portato all'accettazione degli impegni presentati da Eni Plenitude, che ha concordato con l'Antitrust un piano di indennizzi. Il valore complessivo dei rimborsi è stimato tra i 2 e i 6 milioni di euro e interesserà oltre 100.000 clienti. I casi riguardano i clienti di Eni Plenitude cui il recapito della comunicazione abbia avuto esito KO: ossia, Plenitude sa che la comunicazione non è stata ricevuta. Gli indennizzi saranno erogati direttamente in bolletta, senza necessità di richiesta da parte degli utenti.
«Eni Plenitude si è impegnata a riconoscere un indennizzo pari al [40%-70%] del differenziale di spesa, calcolato prendendo in considerazione le condizioni economiche anteriori e successive al rinnovo, fino alla data di accoglimento degli impegni o fino a quella di eventuale uscita del cliente dal contratto (per recesso o per scadenza naturale)» si legge nel comunicato di Agcom. «Quanto alla tempistica, Eni Plenitude si impegna a implementare le descritte misure di ristoro con la prima fattura utile emessa nei confronti dei singoli clienti impattati, decorsi tre mesi dall'adozione provvedimento di accoglimento degli impegni e, in ogni caso, entro sei mesi da tale data».
Il provvedimento dell'Antitrust prevede anche l'obbligo per Eni Plenitude di adottare sistemi di comunicazione più affidabili, con tracciamenti certi e verificabili. L'azienda dovrà garantire che ogni cliente riceva l'informativa sui rinnovi contrattuali, riducendo il rischio di disservizi tecnici. Eni Plenitude, che conta circa 10 milioni di clienti in Italia, ha dichiarato di voler collaborare con le autorità e di aver già avviato misure correttive. L'azienda ha ribadito il proprio impegno a garantire un servizio trasparente e conforme alle normative.
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