[ZEUS News - www.zeusnews.it - 31-12-2025]

Il 2026 si apre con l'avvio di una fase nuova per il sistema dei pagamenti elettronici e quello degli scontrini fiscali: dal 1 gennaio POS e registratori telematici (quelli che normalmente vengono ancora chiamati registratori di cassa) dovranno essere collegati tra loro, permettendo all'Agenzia delle Entrate di incrociare in modo automatico e immediato i dati dei pagamenti e quelli delle emissioni fiscali. La misura prevista dalla Legge di Bilancio 2025 punta a rafforzare la tracciabilità delle transazioni e a ridurre le discrepanze tra incassi e scontrini.
Il collegamento non sarà fisico ma digitale. L'esercente dovrà accedere alla propria area riservata sul sito dell'Agenzia delle Entrate e associare la matricola del registratore telematico ai dati identificativi degli strumenti di pagamento elettronico utilizzati nel punto vendita. Sebbene formalmente in vigore dal 1° gennaio 2026, l'obbligo diventerà effettivo a partire da marzo, per consentire agli esercenti di completare l'associazione dei dispositivi. Il collegamento permetterà di verificare in tempo reale la corrispondenza tra importi pagati tramite POS e importi registrati a scontrino, riducendo la possibilità di omissioni o errori. Il sistema permetterà di individuare eventuali scostamenti tra quanto incassato tramite carte e quanto dichiarato, rendendo più efficaci le verifiche fiscali e riducendo i margini per comportamenti irregolari. Si tratta di uno dei pilastri della strategia anti‑evasione prevista per il 2026. Il collegamento digitale tra i due strumenti consentirà di automatizzare parte dei controlli, riducendo la necessità di verifiche manuali e aumentando la tempestività delle segnalazioni in caso di anomalie. Il sistema sarà inoltre integrato con le banche dati già utilizzate per la trasmissione telematica dei corrispettivi.
La norma riguarda tutti gli esercenti dotati di registratore telematico e POS. Per i terminali di pagamento che risultano già attivi a gennaio 2026 è previsto un periodo di 45 giorni per completare l'abbinamento, come indicato dal provvedimento dell'Agenzia delle Entrate: l'obiettivo è garantire un avvio graduale e uniforme su tutto il territorio nazionale. La novità non comporterà costi aggiuntivi per gli esercenti, poiché il collegamento avverrà tramite piattaforma telematica e non richiederà l'acquisto di nuovi dispositivi. L'Agenzia delle Entrate ha chiarito che la procedura sarà accessibile direttamente online e potrà essere effettuata anche tramite intermediari abilitati, come commercialisti o consulenti fiscali. Il sistema entrerà a pieno regime entro la primavera 2026, quando tutti gli esercenti avranno completato l'associazione dei dispositivi. Le autorità fiscali monitoreranno l'andamento della misura nei mesi successivi per valutare eventuali aggiustamenti tecnici e verificare l'efficacia del nuovo modello di controllo incrociato.
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