Garante privacy, il Wi-Fi pubblico è libero

L'Autorità ribadisce che non è necessario l'obbligo di registrazione dei dati e che il decreto Pisanu ormai è storia passata.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-02-2013]

wifi libero garante

Wi-Fi pubblico libero per tutti - al bar, in spiaggia, al ristorante, dovunque ci sia un esercizio pubblico - senza obbligo di registrazione dai dati personali.

È questo il sunto dell'ultimo intervento fatto dal Garante per la Privacy su invito della FIPE, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi.

La disponibilità di una connessione Wi-Fi pubblica negli esercizi commerciali ha sempre avuto, in Italia, una storia travagliata: chi non ricorda infatti il famigerato "decreto Pisanu" che obbligava i gestori a richiedere in Questura la licenza per offrire l'accesso wireless e a registrare i dati di tutti coloro che volessero usufruirne?

Tale decreto è stato abolito con il decreto Milleproroghe nel 2010, ma la situazione non si è normalizzata subito, come invece ci si augurava: diversi provider, infatti, ritenevano che sui gestori ancora incombesse l'obbligo di registrazione dei dati degli utenti, e addirittura secondo i provider i gestori stessi sarebbero stati ritenuti responsabili dei siti visitati dai clienti.

Per sconfessare questa interpretazione, che di fatto tarpava le ali alla diffusione del Wi-Fi libero e pubblico in Italia, la FIPE si è rivolta al Garante per la protezione dei dati personali, il quale ha confermato che i gestori non hanno alcuna responsabilità circa la navigazione in Internet condotta dagli utenti e che non solo non devono raccogliere i dati ma, anzi, qualora lo facciano hanno bisogno della firma su un'autorizzazione specifica.

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In questo modo si va «verso la direzione delle smart city. Bar, ristoranti, discoteche, stabilimenti balneari diventano sempre più interattivi e sono così in grado di offrire ai clienti un servizio importante nell’era del digitale» come spiega Lino Stoppani, presidente della FIPE.

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 17)

Insomma, che pare che ancora oggi vi sia qualcuno che pensa che non si possa liberamente offrire una connessione wifi ai propri clienti (gratuitamente o meno, non conta). [...] E aggiungiamo che, contrariamente a quanto dice certa stampa un po’ confusa, da un lato la messa a disposizione di per sé non conduce mai a corresponsabilità in... Leggi tutto
26-3-2013 07:58

il guaio di noi italiani è che vogliamo sempre inventare la ruota ed essere più realisti del Re... se in tutta Europa e negli USA (stiamo parlando di una mezza miliardata di persone) il wi-fi libero funziona tranquillamente senza controlli orwelliani possibile che invece da noi ci si debba "identificare" per usare il servizio?... Leggi tutto
21-2-2013 19:17

Se posso permettermi, non credo che questo sia il modo giusto... Esistono responsabilità civili e penali che vanno oltre e faremmo bene a tenerne conto. Persino la Pubblica Amministrazione si cautela nei confronti dei propri impiegati/tutori dell'ordine con proxy server, sistemi di autenticazione e monitoraggio (log). Leggi tutto
18-2-2013 23:31

Ha centrato il punto della questione!!! Il comue di Roma offre una connessione pubblica (dove peraltro ti devi iscriverti con valide credenziali fornendo anche un recapito telefonica) l'esercente no. Egli stipula un contratto di tipo affari (con Partita IVA, per intenderci) e lui e lui solo ne risponde, in tutto e per tutto. Se vuole... Leggi tutto
18-2-2013 23:25

Confermo quanto quotato sottolineando che è il gestore (fruitore del servizio) a risponderne in tutto e per tutto e aggiungo che il monitoraggio (log) è necessario al fine di mantenere tutte quelle informazioni che altrimenti non verrebbero evidenziate nei log del provider. Leggi tutto
18-2-2013 23:19

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