Dopo l'arrivo di AI Overview le visite al sito del popolare divulgatore sono calate del 25%.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-10-2025]

C'è anche Salvatore Aranzulla - nome noto della divulgazione informatica italiana - tra quanti sono preoccupati dell'impatto dell'intelligenza artificiale sul settore dell'editoriale digitale. In un'intervista recente rilasciata al Fatto Quotidiano, Aranzulla ha rivelato un calo del 25% nel traffico del suo portale, attribuito principalmente all'introduzione di Google AI Overview, la funzione di riassunto generativo lanciata a maggio 2025. Questa funzionalità, che integra risposte sintetiche basate su contenuti pescati nel web, intercetta le query degli utenti prima che raggiungano i siti originali, riducendo drasticamente le visite organiche.
Il sito di Aranzulla genera ricavi principalmente attraverso la pubblicità mirata, legata al volume di pagine viste. Prima della IA, il posizionamento su Google garantiva visibilità, quindi visite, quindi visione dei banner pubblicitari; oggi le ricerche restituiscono innanzitutto estratti generati da IA che citano o parafrasano contenuti provenienti dai siti; ma senza reindirizzarvi gli utenti, trattengono l'utente sul motore di ricerca.
Tutto ciò «rompe il patto implicito con gli editori» sostiene Aranzulla e non è l'unico. I report di SimilarWeb indicano che l'AI Overview ha ridotto il traffico proveniente da Google del 20-30% per i siti di guide e notizie tecnologiche in Italia e Europa. Ciò ha effetto sull'intero ecosistema: meno visite significano meno introiti pubblicitari e dunque meno risorse per poter continuare con l'attività: alla fine ci rimette persino la IA perché i contenuti da cui attingere calano.
Questo fenomeno è particolarmente pericoloso per le realtà più piccole. Aranzulla vede nella IA una minaccia esistenziale non solo per sé, ma per il 90% dei lavori digitali. Nonostante il successo accumulato - con ricavi che gli permettono di «vivere di rendita» se necessario - sottolinea la necessità di un dibattito sul futuro del web. Google dal canto proprio ha negato questi impatti, affermando che AI Overview in realtà aumenterebbe la visibilità complessiva dei siti web attraverso link contestuali; dati indipendenti come quelli di SEMrush mostrano un calo del 15% nelle impressioni organiche per query conversazionali.
L'allarme si estende all'intero settore: associazioni come la FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali) hanno sollecitato regolamentazioni UE per compensi dovuti agli editori. Nel contesto attuale, in cui la IA generativa processa miliardi di query giornaliere, casi come questo illustrano la transizione dai motori di ricerca ai cosiddetti "motori di risposte". Per gli utenti ciò significa ottenere risposte più rapide ma meno approfondite; per i creatori, la necessità di trovare modalità che vadano oltre l'ottimizzazione tradizionale per i motori di ricerca - ammesso che esistano.
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Homer S.