Agcom e Privacy, nominati tecnici che non sono tecnici

Due importanti authority, Telecomunicazioni e Privacy, vedono la nomina non di tecnici ma di politici.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-06-2012]

Nelle settimane scorse la Rete italiana si è sbizzarrita nel proporre nomi per il nuovo Consiglio dell'AgCom, ovvero l'Authority per le Comunicazioni: da Stefano Quintarelli, esperto della banda larga e blogger di fama supportato da migliaia di firme on line a sostegno della sua candidatura, a Fulvio Sarzana, avvocato esperto difensore della libertà del web e sostenuto da Assoprovider, fino a Sergio Bellucci, fondatore di Net Left.

Inutile dire che i partiti sono andati avanti per la loro strada, ignorando bellamente questi nomi: oggi per l'Agcom è stato confermato l'immarcescibile Antonio Martusciello, uomo di Mediaset, già luogotenente di Berlusconi in Campania.

A lui sono state affiancate persone veramente competenti per le Telco come il professor Maurizio Dècina, docente al Politecnico di Milano; il vicesegretario generale della Camera Antonio Posteraro, esperto nel gestire i lavori parlamentari ma che non si è mai occupato in vita sua di Tv, telco e banda larga.

Il peggio è stato raggiunto per l'Authority per la privacy: è stata nominata della signora Augusta Iannini in Vespa, importante magistrato romano. E' una scelta discutibile e contraddittoria nel momento in cui il governo si sta impegnando perché i magistrati facciano solo i magistrati, per evitare l'incredibile arretrato della giustizia italiana.

A questo si aggiunge l'elezione del deputato Antonello Soro che dovrebbe diventare presidente dell'Authority per la privacy stessa: una carica che, finora, è stata detenuta solo dal professor Stefano Rodotà, primo Garante della privacy, che è stato l'estensore della legge italiana sulla privacy ed è un grande giurista e, successivamente, dal professor Franco Pizzetti, costituzionalista eminente ed esperto di diritto amministrativo, già direttore della Scuola Superiore per la pubblica amministrazione.

Rodotà era stato vicepresidente della Camera per i Ds ma, soprattutto, era un giurista apprezzato per la sua indipendenza; Pizzetti era stato vicesindaco di Torino per la Dc negli anni Ottanta ed era considerato vicino a Prodi, ma da anni ormai si dedicava solo all'attività accademica.

Antonello Soro è invece semplicemente un politico, certo onesto e serio, ma la sua attività professionale è quella di medico dermatologo. E' stato "piazzato" alla Privacy perché, già capogruppo del Pd, ha rinunciato a questa carica per lasciare il posto a Dario Franceschini, sconfitto nelle primarie del Pd da Bersani ma poi resosi disponibile a collaborare con lo stesso.

E' un "premio" che corona una lunga carriera solo politica: Soro, infatti, alle prossime elezioni, non si potrà più candidare alla Camera perchè ha superato il tetto delle 3 legislature, come previsto dallo Statuto del Partito Democratico.

Nel caso poi di vittoria del Pd alle elezioni, che indipendenza potrà garantire rispetto al governo il deputato Soro?

Paradossalmente, quando al governo c'erano i "politici", per le Autority tecniche sono stati scelti dei tecnici di valore. Oggi che i "tecnici" sono al governo, alle Authority ci vanno i politici.

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Pier Luigi Tolardo